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Il capitolo 23 dei Promessi sposi è la continuazione del capitolo 22, nel quale la narrazione vera e propria si era interrotta prima dell’entrata dell’Innominato nello studio di Federigo Borromeo a causa di un excursus dedicato proprio al cardinale.

Questo capitolo vede inoltre il ritorno sulla scena di un personaggio fondamentale nei primi capitoli, ovvero Don Abbondio, curato del paesino di Renzo e Lucia. Stiamo per addentrarci nel cuore del romanzo, da questo punto in avanti sarà fondamentale conoscere benissimo tutti gli altri capitoli, altrimenti si farà fatica a seguire le vicende, nel caso in cui non doveste conoscere gli altri capitoli, vi invitiamo a leggerli sul nostro sito, perché ci sono tutti: Tutti i riassunti dei Promessi Sposi. Non perderti nemmeno un sunto della straordinaria opera di Manzoni, perché se dovessi perdere il filo poi tutto lo studio che farai in seguito sarà tempo perso se non recupero il filo.

Riassunto capitolo 23 Promessi sposi

Eventi capitolo 23 Promessi Sposi

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Il capitolo 23 dei Promessi sposi comincia con l’entrata del signore all’interno dello studio nel quale è raccolto in preghiera il cardinale, che viene interrotto dal cappellano, il quale annuncia la visita dell’Innominato.

Federigo Borromeo sembra felice della visita, invita il cappellano a farlo entrare e ordina che non ci sia alcun soldato nella stanza durante l’incontro.
Il cardinale accoglie dunque l’Innominato, il quale è combattuto interiormente tra la voglia di confessare tutto e quel suo orgoglio che rifiuta di fargli fare la figura del pentito.
Allora è Borromeo a rompere il ghiaccio, chiedendogli il motivo di questa “preziosa” visita e affermando di attendere da lui qualche “buona nuova”.

L’Innominato dunque mette da parte l’orgoglio e si svuota come un sacco in una confessione piena di angoscia e tormenti interiori; il cardinale gli risponde pieno di passione affermando che Dio è infinitamente buono e sempre pronto a perdonare.
Solo a questo punto il signore scoppia in un pianto liberatorio e viene abbracciato dal cardinale, pieno di compassione e misericordia.
Dopo questo sfogo l’Innominato racconta della sua ultima malefatta e del desiderio di liberare Lucia: il cardinale manda quindi a chiamare il curato del paesino di Lucia, don Abbondio, il quale andrà al castello con l’Innominato e una buona donna che cercherà di confortare la donzella.
Don Abbondio partecipa agli eventi con malavoglia e con il costante timore dell’Innominato che, nonostante le rassicurazioni sul suo conto dicendo che era diventato un’altra persona, continua a incutere terrore al curato.

Dopo qualche breve preparativo, il gruppetto di persone parte in direzione del castello e durante il viaggio Don Abbondio maledice tutti coloro che secondo lui gli stanno procurando danno, da Don Rodrigo a Lucia al cardinale.
Quando arrivano in vista del castello e della Malanotte, alcuni bravi destano in don Abbondio il terrore di quella specie di uomini che vedemmo già nel capitolo 1.

L’Innominato però, finora rimasto in silenzio, rassicura il curato; questi, molto più sereno in volto, smonta da cavallo e segue il signore all’interno del castello.

Personaggi del capitolo 23 dei Promessi Sposi

I personaggi che animano il capitolo 23 dei Promessi sposi sono diversi e tutti già visti in precedenza.
Compaiono sulla scena Federigo Borromeo, presentato lo scorso capitolo, l’Innominato, che conosciamo ormai da qualche capitolo, e Don Abbondio, che ricompare tra i protagonisti dopo che era uscito dalla vicenda nel capitolo 8, quando Renzo e Lucia tentarono di sorprenderlo inscenando un matrimonio lampo e segreto.
Nel capitolo 23 dei Promessi sposi compare anche la figura di Lucia, anche se solo nei pensieri dell’Innominato.

Commento capitolo 23 Promessi Sposi

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Questo capitolo è caratterizzato da diversi aspetti interessanti che ora analizzerò:
  •  Il primo aspetto caratteristico è il confronto tra due personalità opposte come il cardinale Federigo Borromeo e il signore Innominato, che rappresentano rispettivamente la buona Chiesa e la purezza di spirito opposta al simbolo della malavita peggiore e al suo spirito infernale.
  •  Un altro aspetto fondamentale è il pianto dell’Innominato, che rappresenta il definitivo crollo della sua personalità, che già nell’ultimo periodo sia era parecchio indebolita.
  • Il potente signore prende quasi le sembianze di un bambino che, dopo i numerosi misfatti più o meno gravi, di fronte al genitore, ammette tutti i suoi peccati in un pianto liberatorio e pieno di dolore.
  • Infine vi è il ritorno sulla scena di Don Abbondio che conferisce alla storia una sorta di goffaggine e comicità, caratteristiche del curato, che nel capitolo 1 viene descritto come uno “non certo con un cuore da leone”.
Questo era il riassunto del capitolo 23 dei Promessi sposi; se aveste qualche dubbio commentate pure il post e vi risponderò.

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