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Nel capitolo 14 dei Promessi Sposi proseguono ancora le avventure di Renzo a Milano seguendo il filo narrativo dei capitoli 12 e 13 dei Promessi Sposi.

Anche questo capitolo, come il precedente, è caratterizzato da una narrazione piuttosto fluida e scorrevole, senza particolari interruzioni dovute a excursus.
Il protagonista assoluto di questo capitolo 14 dei Promessi Sposi è Renzo, i cui comportamenti e sentimenti emergono molto bene e sono talvolta molto contrastanti.
Questo è un capitolo molto importante dell’opera, ma è anche uno di quelli più trascurati dagli studenti italiani che ogni anno si prodigano a studiare i Promessi Sposi di Manzoni, quindi cerchiamo di studiarlo per bene, leggi e rileggi quest’articolo sul riassunto del 14 capitolo dei Promessi Sposi.

Riassunto capitolo 14 Promessi Sposi

Eventi capitolo 14 Promessi Sposi

                                         

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Il capitolo 14 dei Promessi Sposi inizia con la breve descrizione di Manzoni della folla che, dopo aver protestato a lungo, comincia a “sbandare”  e sulle strade emergono i lasciti della rivolta.

Renzo intanto, dato che è troppo tardi per presentarsi al convento di padre Bonaventura, cerca un osteria dove cenare e dormire.
Mentre passeggia però viene attirato da un gruppetto di uomini che continuano a discutere sul tumulto e si unisce a loro, inveendo contro i potenti, descritti come tiranni, che approfittano della gente comune.
Difende però Ferrer che secondo lui ha solo il compito e dovere di far eseguire le leggi e dovrebbe essere avvisato delle prepotenze dei governanti.

Le opinioni di Renzo vengono accolte con applausi dalle persone che lo stavano ascoltando, anche se qualcuno critica che “ogni mascalzone ora vorrà dire la sua”; ma Renzo non sente queste voci, occupato com’è dall’udire i complimenti.
La stanchezza della giornata si fa comunque sentire e Renzo chiede che gli venisse indicato un ostello in cui fermarsi la notte; gli viene indicata da un signore l’osteria della luna piena (così chiamata per l’insegna che raffigurava appunto una luna piena), dentro la quale invita anche il signore.
Appena dentro si coglie subito l’ambiente oscuro e sinistro, ma Renzo è troppo stanco per farci caso.
Davanti ad un “buon fiasco di vino sincero” e al cibo Renzo pensa a Lucia ed Agnese, che gli paiono così lontane; intanto la sua “guida” suggerisce che gli venga preparato un letto per la notte e l’oste, urlando una grida, gli chiede nome, cognome e patria.

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Intanto il lettore dovrebbe aver capito, grazie ai continui indizi di Manzoni, che l’accompagnatore di Renzo è più di un semplice “spadaio”, come si descrive mentre illustra il suo progetto di rimedio alla carenza di pane, che serve per estorcere il nome a Renzo che, con due occhietti brillanti più del dovere glielo rivela.

Appena saputo il nome, il misterioso accompagnatore si dilegua velocemente, lasciando Renzo seduto al tavolo a parlare a vanvera, ormai in chiaro stato di ebbrezza; parlando a sproposito e diventando lo zimbello del locale, cita anche confusamente nomi di persone come Ferrer e fra Cristoforo, mentre Lucia per esempio rimane taciuta nel profondo del cuore.

Personaggi capitolo 14 Promessi Sposi

                                   
  Il capitolo 14 dei Promessi Sposi è animato da diversi personaggi:
  • Il protagonista assoluto è ancora Renzo, che in qualche modo rianima la rivolta con gli ultimi rimasti, destando così l’attenzione di un commissario del governo spagnolo che lo segnalerà alle autorità.
 • Un altro personaggio importante è appunto il commissario, che però si presenta a Renzo sotto mentite spoglie dicendo di essere uno spadaio; egli rappresenta l’inganno per eccellenza, concetto perno dei capitoli milanesi.
 • Infine compare anche l’oste del locale dove Renzo si ferma durante la notte, che, avendo subito capito la vera identità del presunto spadaio, collabora con lui, cercando di far dire a Renzo il suo nome.
Anche l’oste è una figura molto ambigua che cerca di ingannare il montanaro favorendo il commissario, ma appena entrati nel locale, l’oste sembra infastidito dalla presenza di un collaboratore del governo nella sua osteria.

Commento del capitolo 14 dei Promessi Sposi

Ancora una volta Manzoni si concentra sulla personalità molto varia e ambigua di Renzo: infatti talvolta ce lo descrive timido e umile, come quando chiede il suo “debol parere” mentre altre volte sempre quasi vanitoso e pieno di sé (per esempio dopo il discorso al gruppetto di persone seguente la rivolta) e altre ancora come un vendicativo e anarchico, secondo il quale sarebbe meglio uno Stato senza leggi; dunque lo scrittore evidenzia a tuttotondo la sua personalità e ce la descrive minuziosamente.
Un altro concetto importante è l’ambiguità della città (sempre più lontana dall’affetto sincero dei familiari che vigeva all’interno del paesino di provenienza) che dopo l’arrivo di Renzo si rivela anche in questo capitolo 14 dei Promessi Sposi grazie al personaggio del presunto “spadaio”, che poi si scoprirà essere una spia del governo spagnolo, come si vedrà nel.
Questo era il riassunto del capitolo 14 dei Promessi sposi; se aveste dei dubbi commentate.

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