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Le elezioni comunali in molti comuni si avvicinano, e molti si domandano quanto andranno a guadagnare le persone che saranno elette nella loro cittadina di appartenenza. Ieri, abbiamo già visto quanto guadagna un consigliere comunale, oggi invece andremo a vedere quanto guadagna un assessore comunale. Bisogna sapere che il ruolo dell’assessore è senza alcuna ombra di dubbio sensibilmente più importante del Consigliere, tant’è che spesso il consigliere ambisce proprio a diventare un assessore comunale, e ovviamente ciò non accade a parti invertite.
Il ruolo del Consigliere, infatti è un ruolo di second’ordine, tant’è che il consigliere non riceve alcun stipendio, a differenza dell’assessore che viene pagato in base a quanto percepisce il Sindaco. Difatti ora vedremo con esattezza quanto percepisce un assessore.

Quanto guadagna un assessore comunale


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Come per tutti gli altri rappresentanti locali, anche l’assessore ha uno stipendio proporzionato al numero di abitanti della città di cui è assessore. Quindi è chiaro che l’assessore di Roma guadagnerà molto di più di un suo collega assessore di una piccola cittadina sarda.

Per ciò che riguarda i comuni, con un numero di abitanti inferiore alle mille unità si guadagna un decimo di ciò che percepisce il sindaco, il quale percepisce poco più di 1300 euro, quindi un assessore di un piccolo comune inferiore ai mille abitanti andrà a guadagnare circa 130€

La percentuale si alza in relazione al numero di abitati, infatti da mille a cinquemila abitanti si alza al quindici percento, tenendo conto che un sindaco percepisca circa 2200€, viene fuori che un assessore di un comune inferiore ai 5001 abitanti andrà a percepire meno di 400€ al mese.

I numeri salgono molto quando il numero di abitanti passa ad un range di 5001 abitanti fino a 50.000, in questo caso un assessore guadagnerà quasi il cinquanta percento, precisamente il quarantacinque percento, di ciò che guadagna il sindaco, e in questo caso un assessore guadagna 2000€ al mese e più, naturalmente lordi.

Ma nel caso in cui l’assessore dovesse essere un lavoratore dipendente, oppure in pensionato, questa cifra andrà a dimezzarsi.

Inoltre, c’è da sottolineare che i politici delle entità locali non hanno diritto ad un vitalizio, di conseguenza quando l’assessore di turno non sarà più assessore non percepirà più un euro.

Conviene diventare assessore?


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Diventare assessore conviene, ma non conviene per chi vuole fare soldi. Se una persona vuole entrare in politica solamente per far soldi, il posto di assessore non è quello più congeniale, questo perché un lavoro di questo genere toglierà molto tempo, e questo tempo verrà sottratto al tempo che si dedica alla propria prima attività e alla propria famiglia. Per giunta, come scritto sopra, una volta finita l’esperienza da assessore si rimane con un pugno di mosche, perché non è prevista alcuna forma di vitalizio per gli esponenti della politica locale.

Quindi in molto molto riassuntivo, possiamo dire che fare l’assessore sia sia un onore che un onere, ma non è di certo un modo per crearsi un futuro certo dal punto di vista lavorativo, bisognerà comunque mandare avanti la propria attività perché un giorno non si sarà più assessori e bisognerà fare un lavoro tradizionale. C’è da dire, però, che fare l’assessore può aprire le porte ad una carriera politica molto interessante.

1 COMMENT

  1. Vi pare giusto che un pensionato di 68 anni con 86.000 euro di pensione vada a fare l'assesore e percepire in pieno il previsto onere che di solito per comuni da 100.000 a 250.000 abitanti e' il 75% di quello del sindaco(5800 euro per 12 mensilita').
    non sarebbe il caso che lo faccia uno piu' giovane senza fonte di reddito?
    questa e' l'italia
    forte con i deboli e debole con i forti.

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