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Engels è una figura importante per la filosofia: pur essendo più un sociologo/economista che un filosofo, egli ha contribuito a formare una dottrina filosofico/politica che nel corso della Storia più o meno recente. Friedrich Engels, insieme a Karl Marx, è stato infatti il teorizzatore del comunismo o socialismo scientifico: tutti i principali testi e manifesti di caratterizzazione del comunismo originale portano infatti oltre a quella di Marx anche la firma di Engels. 
Engels è un personaggio poco noto agli occhi dei più, spesso oscurato dall’ombra della folta chioma e barba del suo compare Marx: in questo riassunto su Engels, cercheremo di conoscerlo meglio. Questo riassunto darà finalmente il giusto riconoscimento ad una delle menti più illuminate della storia della filosofia.
Engels riassunto
Marx a sinistra, Engels a destra

Riassunto vita e opere di Engels

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Friedrich Engels è nato nel 1820  a Barmen, città della Ruhr che adesso non esiste più, in una famiglia di ricchi industriali che si occupavano di lana. La sua formazione familiare è improntata sul pietismo, quel protestantesimo quasi fanatico al quale anche altri importanti filosofi erano stati formati. Dopo aver terminato gli studi nel 1841, Engels si trova a Berlino per il servizio militare quando viene in contratto con i discepoli di Hegel e soprattutto con la Sinistra Hegeliana, il che lo porta a interessarsi di filosofia. In questo periodo, scrive “Schelling e la Rivelazione“, una critica dell’idealismo molto radicale e un’opposizione nei confronti della possibilità di interazione e fusione tra filosofia e rivelazione.

Dopo il periodo berlinese, si trasferisce in Inghilterra, a Manchester, dove regge una filiale della fabbrica del padre. Qui, viene in contatto con la dura realtà di vita alla quale erano costretti gli operai inglesi e prende atto delle sconvolgenti conseguenze sociali causate dalla pesante industrializzazione; queste esperienza, nel 1845 gli danno modo di comporre “La situazione della classe operaia in Inghilterra”, un saggio scritto con un taglio giornalistico nel quale descrive le condizioni sociali degli operai dei grandi centri industriali inglesi, quegli stessi centri che negli stessi anni offrivano a Charles Dickens lo sfondo per i suoi romanzi e racconti. 

Marx e Engels

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Nel 1844, l’anno prima, mentre si trova a Parigi Engels incontra un giovane filosofo esule della Germania perché perseguitato in seguito alle idee espresse in un suo giornale: questo personaggio si chiama Karl Marx. I due diventano subito amici e la loro diventa anche un’amicizia intellettuale che darà origine a numerose opere tra cui La Sacra Famiglia (1845), L’ideologia tedesca (pubblicata solo nel 1932 in Urss) e il Manifesto del partito comunista, scritto su commissione per la Lega dei Comunisti. 

Manifesto partito comunista

Nella primavera del 1848, l’anno delle Rivoluzioni, Engels fa ritorno in Germania insieme all’amico Karl per prendere parte attiva ai moti rivoluzionari, anche collaborando con la Nuova Gazzetta Renana, un giornale con sede a Colonia di cui Marx era direttore e caporedattore.

Engels si schiera inseme agli operai e durante le sollevazioni di piazza mette in mostra delle capacità tattiche interessanti che si riveleranno fondamentali per l’organizzazione del corpo militare volontario del Palatinato, presieduto dall’ex generale prussiano Willich. Queste rivolte non hanno però l’esito sperato e Engels, insieme a Marx, è costretto a fare ritorno in Inghilterra, dove grazie ai proventi della sua fabbrica riesce a permettere a Marx di lavorare in tutta tranquillità al suo Il Capitale. Successivamente, si può dire per noia o forse semplicemente per perseguire una passione, abbandona il suo mestiere di imprenditore e forte della discreta fortuna accumulata si dedica totalmente all’attività intellettuale e alla collaborazione con Marx. Dopo essersi trasferito a Londra, prende attivamente parte alla politica dirigendo le prime due Internazionali e intrattiene strettissimi rapporti con i massimi esponenti del movimento operaio internazionale e in particolare tedesco, componendo anche svariate opere tra cui l’Antidüring (1878), La dialettica della natura (uscito per la prima volta nell’Unione Sovietica nel 1925) e Ludwig Feuerbach e il punto d’approdo della filosofia tedesca (1886)

Dopo la morte di Marx, avvenuta a Londra nel 1883, Engels si occupa di recuperare tutti gli appunti e le opere incompiute dell’amico e si occupa di pubblicarli. Va avanti in questo modo fino alla morte, che lo coglie a Londra nel 1895.

Pensiero di Engels

Il pensiero di Engels è particolarmente importante perché definisce un quadro generale del materialismo dialettico di Marx anche se comunque risulta molto difficile separare il suo pensiero da quello marxista in questa dottrina. È certo però che, all’inizio della sua collaborazione con Marx, Engels ha fornito, anche perché forte della sua esperienza diretta come industriale, un certo apporto “economistico ” in appoggio al pensiero del giovane “filosofo”.
Dal punto di vista filosofico è significativa la sua opera di interpretazione della dialettica Hegeliana in una chiave più naturalistica e meno idealistica, anche perché sembrava che Hegel desse più importanza alle idee piuttosto che alle persone. È importante anche la sua opera di commentatore di Schelling e di Feuerbach.

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