Che cos’è il Romanticismo?
Il romanticismo è una corrente letteraria e artistica che nasce in Germania alla fine del XVIII secolo e si sviluppa negli anni seguenti in tutta Europa, e soprattutto in Francia e in Inghilterra.
Questo movimento cominciò in pratica dalla fine della
Rivoluzione francese, avvenuta nel 1789 e terminò nel secolo successivo.
Perché nacque il Romanticismo?
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Gli Illuministi credevano nella assoluta razionalità del mondo e dell’esistenza; secondo loro infatti la realtà era una cosa assolutamente razionale e andava vissuta in modo coerente e rigoroso secondo le leggi e secondo il “lume” della conoscenza scientifica.
Il Romanticismo invece aveva un’idea della realtà completamente opposta: infatti la corrente romantica era portatrice di un modo di pensare che usciva dai rigidi schemi illuministi.
Per i romantici le cose belle della vita erano i sentimenti, le emozioni che essa trasmette, insomma ci fu una ripresa della cultura medioevale: mentre il Medioevo era visto dagli Illuministi come un periodo di ottundimento sociale ed economico, i Romantici esaltarono le tradizioni caratteristiche di quel periodo, vedendolo appunto come un periodo prolifico e decisivo per il corso della storia.
Quali furono le caratteristiche del Romanticismo?
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La causa principale della nascita del Romanticismo e della precedente Rivoluzione francese fu il sorgere di nuovi ideali nella popolazione contrari a quelli dell’epoca, dettati dalla corrente illuminista. |
Come abbiano detto il Romanticismo fu caratterizzato da idee opposte a quelle illuministiche; ora vi elencherò i principali punti su cui si basa il pensiero romantico:
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Innanzitutto cambia la visione dell’uomo: se nell’illuminismo l’essere umano era visto come una creatura forte e quasi perfetta, il romanticismo offre una visione nuova della persona, un essere limitato mentalmente con un costante bisogno della divinità per affrontare i problemi quotidiani e che si sente inadatto e incapace di sostenere le proprie convinzioni e i propri ideali.
Caratteristiche del romanticismo sono anche il vittimismo, ovvero il pensiero che la vita sia una completa sofferenza e l’uomo sia vittima del destino, il pessimismo, che si lega strettamente al vittimismo e infine il ribellismo, il desiderio di cambiamento e rivoluzione caratteristico di quell’epoca.
Un altro tema centrale del Romanticismo fu la considerazione della natura come specchio dell’esistenza umana, nella quale l’uomo si trova a suo agio. Infatti soprattutto nell’arte, (che vedremo dopo) la natura, perlopiù quella selvaggia e desolata, viene rappresentata sovente nei dipinti di età romantica.
Infine anche la storia intesa come conoscenza degli antichi viene considerata patrimonio da cui attingere usanze e tradizioni antiche, soprattutto medioevali.
Il Romanticismo nell’arte
L’arte romantica nacque insieme alla letteratura e i punti principali sono molto simili: anche l’arte tende a valorizzare l’aspetto interiore dell’uomo e cerca i sentimenti più profondi del cuore attraverso rappresentazioni tenebrose e oscure, molto misteriose.
E infatti sono i paesaggi bui e selvaggi a prevalere nei dipinti romantici con un costante rapporto tra l’uomo.
Gli esponenti del romanticismo
In Italia tra i massimi esponenti del romanticismo italiano, c’è senza ombra di dubbio
Ugo Foscolo, oltre a lui ci sono Giacomo Leopardi e Alessandro Manzoni, questi tre sono senza ombra di dubbio i 3
esponenti del romanticismo italiano più importanti. Attenzione però a non sottovalutare anche Vittorio Alfieri.
In Francia non possiamo non citare Victor Hugo, De Lamartine e Madame de Stael.
La Germania invece può vantare tra le fila dei romantici autori del calibro di
Goethe, Schiller e il noto filosofo tedesco Schelling.
Il romanticismo nella musica
Il romanticismo nella musica può vantare geni assoluti come
Beethoven e il nostrano Giuseppe Verdi. Ma non sono gli unici personaggi romantici ad aver fatto la storia della musica, perché tra essi vi sono anche Gioacchino Rossini, Vincenzo Bellini e molti altri ancora.