(adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({});
Oggi ci occupiamo dell’Uomo di Neanderthal, uno dei nostri ‘antenati’ (si fa per dire, anche perché è stato dimostrato che molto probabilmente non discendiamo da loro, ma dall’Homo Sapiens) più sottovalutati. Molti pensano all’uomo di Neanderthal come all’uomo delle caverne per antonomasia, ovvero come a un essere selvaggio. Secondo le ultime scoperte, però, il Neanderthal non era così selvaggio come lo si dipinge, anzi, prima dell’arrivo in Europa dei Sapiens, era il Neanderthal la specie dominante. Ma non è il caso di anticipare tutto qui, dal momento che nelle righe successive vedremo proprio un riassunto sull’uomo di Neanderthal.
Riassunto uomo di Neanderthal
(adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({});
Le sue origini non sono ben chiare, tant’è che negli anni si è generato un certo dibattito, in particolare tra chi sostiene la tesi che vede il Neanderthal come una sottospecie del Sapiens e tra chi invece sostiene che si tratti di una specie indipendente, evolutasi da gruppi di Homo Erectus isolati dagli altri. Sul periodo della sua comparsa non si sa molto, può essersi sviluppato intorno ai 125 mila anni fa, durante il periodo delle grandi ere glaciali. Non sono chiare neanche le cause della sua scomparsa, ma si sa che l’ultimo si estinse intorno ai 35 mila anni fa. Probabilmente entrò in contatto con l’Homo Sapiens Sapiens e questi, più avanti nell’evoluzione, col tempo prevalse.