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I Greci come è noto furono una delle popolazioni più importanti della nostra antichità e influenzarono in modo irreversibile la cultura occidentale, che è praticamente quella nella quale viviamo oggi; in particolare proprio noi italiani siamo stati molto influenzati per la vicinanza appunto alla Grecia.
Ma c’è un altro motivo per il quale, soprattutto al Sud Italia, il passaggio dei Greci ha lasciato un’impronta indelebile: perché ci hanno colonizzati. Infatti i territori chiamati Magna Grecia non erano altro che alcuni territori del Sud Italia conquistati e colonizzati dai Greci a cominciare dall’VIII secolo a.C.

La Magna Grecia, quindi, può essere considerata la madre stessa del Sud-Italia, prima nelle poche zone abitate dell’Italia meridionale c’erano solamente degli aborigeni, anche se qualcuno sostiene che fossero completamente disabitate, cosa non vera. Questo riassunto sulla Magna Grecia sarà un piccolo sunto di tutto ciò che è attinente ad essa.

Magna Grecia riassunto

Le origini della Magna Grecia

Il termine Magna Grecia deriva dal latino “Magna Graecia” che letteralmente significa Grande Grecia, ma in questo contesto è più opportuna la traduzione in “ampliamento, espansione della Grecia” perchè appunto questi territori erano un ampliamento della Grecia sul territorio italiano.
I colonizzatori della Magna Grecia furono soprattutto tre popoli: i Dori, gli Achei e gli Ionici, meglio conosciuti sotto l’unico nome di Micenei.

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A partire dunque dall’VIII secolo a.C. questo popolo cominciò a fondare delle colonie nel Sud Italia inizialmente per fini puramente commerciali, dato che il Meridione (la Sicilia in particolare) era un punto nevralgico del commercio nel Mar Mediterraneo poiché apriva le porte per il Mediterraneo occidentale: data la strategia dei territori quindi i Micenei inizialmente fondarono delle basi commerciali che divennero nel giro di poco tempo delle vere e proprie colonie nelle quali ci fu un importante flusso migratorio per tutti i secoli successivi che interessò ogni ceto sociale, dai contadini ai mercanti, facendo di quegli scali marittimi delle città destinate a diventare floridissime e potentissime.

I territori della Magna Grecia

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La Magna Grecia occupava il Sud della penisola italiana, ma in modo tutt’altro che uniforme; infatti le colonie erano diffuse a macchia di leopardo, a causa soprattutto del fatto che era presente in Grecia il modello della polis e dunque sul territorio italiano si formarono diverse città su modello greco, dunque indipendenti.
Dunque ogni colonia aveva sotto il suo controllo i territori adiacenti e non delle intere regioni, perciò per tutto il VII e VI secolo a.C. l’Italia meridionale venne colonizzate a pezzettini, diventando quindi una regione estremamente eterogenea ma allo stesso tempo molto attiva economicamente e culturalmente.

I territori conquistati dai colonizzatori micenei furono: la zona nei dintorni di Napoli (allora Neapolis) comprendente Cumae e Capua, la bassa Campania (Elea e Pixus), la Basilicata meridionale (Heraclea e Siris) e la Sicilia Nord-orientale (Catania, Zancle, Himaera e Naxos) furono colonizzati dagli Ionici; il Cilento (Paestum), la Puglia Sud-occidentale (Metapontum) e la Calabria orientale (Sybaris, Croton e Caulonia) furono conquistati dagli Achei; la Puglia Meridionale (Tarentum e Callipolis) e la Sicilia Sud-occidentale (Selinunte, Gela e Syracuse) furono invece colonizzati dalla parte dorica dei Micenei.

La cultura della Magna Grecia

Naturalmente le colonie della Magna Grecia furono influenzate tantissimo dalla madre patria, per il semplice motivo che i colonizzatori provenivano tutti dalla Grecia e hanno portato con loro anche le tradizioni e la cultura della penisola ellenica.
La fusione con i popoli già presenti in quei luoghi diede vita ad una nuova cultura nella quale si mescolavano l’una e l’altra tradizione, con una prevelenza per ovvi motivi di quella greca.
Infatti l’arte e la storia della Grecia erano così importanti da annullare praticamente la cultura delle popolazioni native di quei luoghi; inoltre in Magna Grecia ci fu uno sviluppo incredibilmente rapido del tasso d’istruzione che nel giro di poco tempo portò questi territori a livelli culturali da fare quasi invidia proprio alla madre patria.

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L’economia della Magna Grecia

Anche l’economia delle colonie greche fu strettamente legata alla madrepatria: infatti inizialmente era imposto alle colonie di commerciare esclusivamente con la Grecia, ma quando le polis della Magna Grecia si resero conto di essere in una posizione estremamente strategica del Mar Mediterraneo reclamarono e ottennero una sempre maggior autonomia.
Le colonie italiche commerciavano soprattutto con i Cartaginesi, che erano geograficamente i più vicini insieme agli Etruschi, ma ampliarono anche il loro raggio di azione per tutto il Mediterraneo, arrivando anche alle coste francesi e spagnole.
Grazie al commercio alcune città fiorirono tanto da diventare addirittura più importanti della maggior parte delle città greche; per esempio Croton (oggi Crotone) fu la sede della scuola fondata da Pitagora di Samo nel 530 a.C., mentre Syracuse (oggi Siracusa) divenne forse la più potente colonia italica di quel periodo e lo rimase per alcuni secoli.

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