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I codici tributo sono dei numeri o delle sigle che servono per indicare il tributo che si paga attraverso uno dei vari modelli di versamento. In Italia, purtroppo, l’ignoranza e l’analfabetismo finanziario sono fenomeni molto frequenti e poche persone sono informate adeguatamente riguardo al pagamento delle tasse; ciò fa sì che sempre più italiani sprovveduti incappano in problemi con il fisco o simili, problemi facilmente evitabili se solo si conoscessero meglio, per esempio, i vari codici tributo.
Codice tributo 9001: cos’è?
Cos’è una comunicazione di irregolarità?
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Capita a volte di ricevere a casa da parte dell’Agenzia delle Entrate una comunicazione di irregolarità; niente di cui aver paura, sia chiaro; semplicemente si tratta di comunicazioni automatiche con cui l’Agenzia segnala eventuali anomalie nelle dichiarazioni dei redditi, che emergono dal confronto tra quella presentata dai contribuenti e i dati dell’anagrafe tributaria. In allegato alla comunicazione viene anche inviato un modello F24 con cui vi si deve rimediare. Se volessimo rispondere alla domanda “a cosa si riferisce il codice tributo 9001?” utilizzando l’incomprensibile lingua del fisco (il Fiscaliano o l’Agenzientratese, chiamatelo come volete tanto di questi tempi inventar parole va di moda), il codice tributo 9001 si riferisce ai debiti fiscali derivanti dal controllo automatico effettuato dall’Agenzia delle Entrate ai sensi degli articoli 36 bis e 54 bis del d.p.r. 600/1973 (decreto Accertamento).
Cosa fare se si riceve una comunicazione di irregolarità?
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Dunque, innanzitutto quando si riceve una comunicazione di irregolarità, la prima cosa da fare è non entrare in crisi di panico! La parola d’ordine è calma e sangue freddo, se non avete scheletri nell’armadio, ovviamente, ma noi siamo convinti che siate puliti.
Codice tributo 9001: come compilare il modello F24
- Alla voce “codice tributo” va indicato il codice tributo 9001 e, in caso di rateizzazione, nello spazio immediatamente in basso, sempre nella stessa colonna, va inserito anche il codice 9002 che indica gli interessi di dilazione.
- Nella colonna “anno di riferimento” va inserito l’anno a cui si riferiva l’imposta originaria, ovvero l’anno in cui andava versata, nella forma AAAA (per esempio, se la tassa si riferiva al 2002, bisogna indicare 2002). Se è presente il codice 0000, vuol dire che non occorre indicare l’anno di riferimento.
- La colonna “Modalità di Utilizzo” di solito è contrassegnata con alcune lettere maiuscole come D (che rappresenta che l’importo è un debito con il fisco), R (che indica un credito con il fisco), E (che può essere utilizzato sia come importo a debito sia a credito) o C (che indica che il tributo è utilizzabile solo presso il Concessionario della riscossione, competenze in base alla residenza del contribuente).
- La colonna “rateizzazione”, infine, deve essere riempita con un numero, in forma NNRR, che indica la rata che si va a pagare e il numero complessivo di rate. Per esempio, se si paga la prima rata e si è deciso di dilazionare il pagamento su tre rate, bisogna compilare la colonna in questo modo: 0103.