Massimo Decimo Meridio è esistito veramente?

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Massimo Decimo Meridio
Massimo Decimo Meridio, personaggio del film “Il Gladiatore”
Massimo Decimo Meridio è esistito veramente? Il valoroso generale e gladiatore del film “Il Gladiatore” capo delle legioni Felix e servo leale dell’imperatore Marco Aurelio, gladiatore a cui hanno assassinato il figlio e ucciso la moglie, è mai esistito? la risposta sembra scontata, in quanto non è mai esistita una persona nell’antica Roma che si chiamasse “Massimo Decimo Meridio“, ma le gesta di quel gladiatore sono simili a quelle di altri grandi personaggi dell’antica Roma? la risposta è si, simili ma non uguali, non abbastanza uguali da permetterci di affermare che in realtà Massimo Decimo Meridio sia esistito realmente.

Il film “Il Gladiatore” presenta parecchi errori storici, tra cui il fatto che in realtà Marco Aurelio non è stato ucciso dal figlio Commodo(per quanto potesse essere pazzo), ma è morto il 18 Marzo 180 D.C. a causa della pestilenza che aveva colpito a più riprese l’Impero, secondo alcuni storici, si trattò di un’epidemia di vaiolo. Un altro grave errore storico presente nel film, è il fatto che in realtà Commodo non fu ucciso nel Colosseo, egli fu ucciso si da un gladiatore, ma non nel Colosseo, fu ucciso da Narcisso in un palazzo reale. Inoltre per stessa ammissione di coloro che hanno creato il film, il personaggio di Massimo Decimo Meridio è inventato

Qui troverete tutti gli altri errori storici presenti nel film, testo scritto dal dottor. Allen Ward docente presso l’Università del Connecticut: Errori del Gladiatore

 

Marco Aurelio

 

 A questo punto tutto farebbe pensare che il personaggio di Massimo Decimo Meridio sia stato inventato di sana pianta, senza che ci fosse qualcuno nella vita reale dell’antica Roma che avesse compiuto almeno una parte delle gesta del celeberrimo gladiatore del film di Ridley Scott, ma non è affatto cosi, o meglio, il personaggio è stato inventato di sana pianta ma i produttori del film casualmente su alcune cose ci hanno preso.
Allora non è esistito? Massimo Decimo Meridio è esistito, almeno cosi dissero i telegiornali…
Una sera del 2008 i telegiornali esordirono dicendo: “Trovata la tomba del gladiatore” con chiaro riferimento al personaggio di Massimo Decimo Meridio. Ecco alcuni titoli di giornali dell’epoca:
Trovata la tomba del Gladiatore

Fu ritrovata a Roma(lungo la Flaminia) la tomba del personaggio che secondo molti ha ispirato il personaggio di Massimo Decimo Meridio, niente meno che la tomba di Marco Nonio Macrino, egli fu generale delle legioni e servi l’imperatore Marco Aurelio, proprio come il personaggio rappresentato dall’attore Russell Crowe. Ma per quanto potesse essere affascinante l’idea di aver ritrovato la tomba del “Gladiatore”, gli storici hanno subito smentito la notizia. In quanto nonostante le gesta dei due “gladiatori” fossero simili, non si tratta della stessa persona, in quanto Meridio veniva come fa pensare lo stesso nome dalla Mérida, ovvero l’antica Emerita Augusta, capitale della Lusitania, ovvero vicino la Spagna( le scene del film in merito alla casa di Massimo invece sono state girate a Sa Quirco d’Orcia in Toscana). Se Meridio era Lusitano, altrettanto non si poteva dire di Marco Nonio Macrino, il quale era un italiano, precisamente un bresciano.

Qui un articolo sul “gladiatore bresciano” scritto da Brescia City: Massimo Decimo Meridio è esistito

Molti sono stati convinti del fatto che Macrino fosse “Massimo Decimo Meridio” ma se le origini non bastano, c’è un’altra differenza molto importante, in quanto Meridio fu ridotto a schiavitù e gli furono assassinati figlio e moglie, mentre Macrino era benestante… e morì da tale.

 

Aldilà del fatto che Macrino fosse o meno il celeberrimo “gladiatore” dell’omonimo film, rimane sicuramente un personaggio importante della storia dell’antica Roma, ed è ignobile il fatto che il comune di Roma quando fu ritrovata la sua tomba affermò di non avere i 3 milioni di euro(cosa sono 3 milioni di euro? Oltretutto i soldi sarebbero rientrati sfruttando il turismo) per poter valorizzare la sua tomba e per bonificare l’area attorno ad essa. Dopo 5 anni quei fondi ancora non sono stati trovati, e il monumento rischia di essere interrato… purtroppo hai capito bene… stiamo per cancellare un pezzo di storia e stiamo mancando ad un padre di Roma… ad uno di quegli eroi di cui ci riempiamo sempre la bocca quando parliamo della grandezza storica di Roma.

Un altro personaggio le cui gesta e la cui storia assomigliano vagamente a quelle di Massimo Decimo Meridio è l’imperatore Massimino il Trace, il quale però è nato 30-40 anni dopo Meridio, tant’è che attendendoci ai dati del film e alla data di nascita del Trace, quest’ultimo avrebbe avuto solo 7 anni quando Meridio era generale. Massimino il Trace(si dice che addirittura fosse alto 2.59 m, anche se dati più realistici fanno pensare che fosse 2 metri circa) aveva umili origini, ed era molto amato dai suoi soldati, basti pensare che durante i 3 anni da imperatore non mise mai piede a Roma in quanto era sempre impegnato in battaglie militari e sotto il suo controllo ci fu la legione Felix(Legio III Flavia Felix). Ma solo questi dati non bastano, sono troppi i dati che non coincidono con Meridio.

 
Le vostre domande
 
  •  La tomba di Massimo Decimo Meridio è reale?
La risposta a questa domanda è No. Ciò perché la tomba rinvenuta è di Marco Nonio Macrino, un uomo che per alcuni aspetti della sua vita sembri somigli molto a Meridio, ma ci sono aspetti fondamentali che non combaciano come scritto in precedenza. Uno su tutti: Macrino era italiano, precisamente era bresciano.

Volendo o non volendo, il regista o chi per lui… creando un personaggio di “fantasia” si sono ispirati(non emulando del tutto) a grandi del passato.

Chiudiamo in bellezza…

3 COMMENTS

  1. La frase esatta, nella versione originale, era in latino!
    Non recitava: “Roma, ha vinto”, bensì: “Roma victor”!
    (Roma vittoriosa)

    PATRIZIO F.

  2. Semmai Roma Victrix,no? Quanto alle incongruenze,beh,meglio stendere un velo pietoso… Voglio invece toccare quello della lingua. Quando si fa infila storico, é fondamentale tale richiedere la consulenza di esperti! Come si puó pensare che al tempo di Marco Aurelio venissero distribuiti volantini (sic!)con la scritta “Violentia gladiatores”invece di “gladiatorum”.Il solo pensare ai volantini mi fa pensare quanto sia supe rficiale certo cinema americano e quanto mi abbia deluso un regista come Ridley Scott che tanto avevo ammirato. Anche la scritta all’entrata della scuola di gladiatori non riporta il genitivo e in più c’é la scritta “munus”che non è la scuola, ma lo spe

    ttacolo che veniva offerto al pubblico nel Colosseo. munus significa “dono”(dono dell’imperatore al pubblico). E poi, perché mai il finale è copiato dal film di Anthony Mann (Il declino dell’Impero Romano)?Che bisogno c’era? Insomma un Buon film pur prendendo a calci la verità storica, peccato!

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