Tema svolto sulla Shoah: Tema su uno degli eventi più tragici della storia dell’umanità, soprattutto del secolo scorso e in particolare della religione ebraica.Questo tema analizzerà uno dei fenomeni peggior di cui si è macchiato l’uomo, una tragedia che ha spazzato via le vite di milioni di persone, la cui unica cosa in comune era quella di essere di una religione scomoda per la Germania nazista.

Tema sulla Shoah
Auschwitz
La Shoah è sicuramente l’evento più tragico e catastrofico di tutta la storia della religione ebraica, anche se non tutti gli storici sono convinti che la Shoah non sia paragonabile con nessun altro genocidio della Storia.
Il termine “shoah” significa in lingua ebraica “distruzione, catastrofe” e fu utilizzato la prima volta per definire l’annientamento degli ebrei polacchi da parte del regime nazista, avvento agli inizi del conflitto mondiale. Con questo termine si intende il genocidio di numero compreso tra i 5 e 6 milioni di Ebrei uccisi durante la Seconda Guerra Mondiale dalla Germania hitleriana e dai suoi alleati (l’Italia fascista per esempio).La Shoah viene più volte confusa con l’Olocausto, che è una cosa diversa; infatti col termine Olocausto viene indicata la distruzione di tutte le religioni, le etnie, le classi sociali che i nazisti pensavano ostacolassero il raggiungimento di una razza “pura”, quella ariana. Quindi sono compresi non solo gli Ebrei, ma anche i Rom, i Sinti, i Testimoni di Geova e le classi sociali che andavano contro la politica nazista, come gli zingari, gli omosessuali, i malati mentali e gli oppositori politici, i comunisti su tutti.

E quando si parla di Olocausto, si parla di circa 15 milioni di morti, un quarto della popolazione italiana eliminata, annientata nei campi di sterminio, concentramento e lavoro.
In realtà il campo di lavoro era solo una scusa e una maschera per celare quello che era un campo di concentramento e sterminio nel quale i prigionieri spesso non venivano uccisi dalle camere a gas (che erano comunque presenti anche in questi campi) ma dell’estenuante lavoro forzato, dalla estrema malnutrizione che li portava a morire di fatica e fame, di stenti, il loro corpo cedeva sotto una mole di lavoro giornaliera sproporzionata alle capacità fisiche di un uomo.

I campi di concentramento erano invece inizialmente dei campi di internamento, dentro i quali venivano rinchiusi soprattutto i prigionieri di guerra e i prigionieri politici. Erano praticamente delle prigioni, dentro le quali i prigionieri conducevano una vita da carcerati e talvolta potevano essere scambiati con altri prigionieri o usati come riscatto.
I campi di sterminio furono invece il vero e proprio specchio dell’atrocità e dalla ferocia del regime nazista. Quando i russi entrarono il 27 gennaio 1945 nel campo di concentramento e sterminio di Auschwitz e liberarono i pochi superstiti rimasti, mostrarono al mondo intero la barbarie e la violenza usata in quel campo, il più tristemente famoso tra i lager nazisti.

Il campo di Auschwitz era in realtà solo una delle tre parti nell’immenso lager, che aveva una superficie di ben 40 km quadrati, le altre due erano Birkenau e Monowitz.
Questi tre erano i campi principali, ma l’intera area comprendeva ben 45 sottocampi che furono costruiti a partire dal 1940.

Nella parte di Auschwitz era situato il campo di concentramento, dove venivano internati gli intellettuali scomodi al regime e i prigionieri di guerra. Secondo alcune stime, nel campo di concentramento di Auschwitz morirono circa 70000 persone.
A Birkenau si trovava invece il campo di sterminio, nel quale venivano direttamente uccise tutte le persone che arrivavano dalla Germania nazista con i treni della deportazione.
Birkenau venne costruito dal 1941 e aveva una superficie di circa 5 km^2; dentro questo campo venivano sterminati tutti i prigionieri di razze che andavano contro la dottrina nazista come ebrei, zingari, russi e polacchi e qui vennero calcolati circa 1100000 di morti, una cifra senza paragoni.
Infine Monowitz era la parte dove si trovava il campo di lavoro che fu costruito nel 1942.
Questo campo forniva un’importante manodopera a bassissimi costi, poiché gli internati erano malnutriti e le loro condizioni erano estremamente precarie. Tra gli internati più famosi ci fu Primo Levi, che come si sa era un ebreo e anche partigiano.
Il complesso aveva principalmente le funzioni contenere le persone che “avanzavano” dagli altri campi e deportare ben il 90% dei polacchi, il tutto con efficienza e segretezza.

Tornando alla Shoah, questo processo di antisemitismo cominciò ben prima dell’inizio della guerra: infatti già nel 1933, dopo che Hitler salì al potere, cominciarono a essere introdotte delle dicerie secondo le quali la sconfitta nella Prima Guerra Mondiale fu causata anche dagli ebrei e per questo cominciarono delle azioni di vero e proprio razzismo verso queste persone, per esempio una serie di boicottaggi a danno delle attività economiche gestite da ebrei.

Queste azioni, seguite dalle leggi razziali del 1933 e soprattutto dalle Leggi di Norimberga del 1935, escludevano gli ebrei dalla vita sociale tedesca e li costringevano all’emigrazione.
Cominciata la guerra, gli ebrei cominciarono a essere deportati nei campi perché si pensava che potessero essere addirittura di intralcio nelle azioni militari.

E da queste prime deportazioni cominciò l’orrore che rimase celato per tutta la durata della guerra finché i Russi lo mostrarono al mondo.
Oggi questa catastrofe viene commemorata ogni 27 gennaio, quando l’Europa si ferma per ricordare le atrocità del nazismo, per ricordare questa distruzione, questa catastrofe, questa “Shoah” per l’umanità.

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