La civiltà Minoica ha dato tanto al mondo, perché essa fu la civiltà dalla quale poi sorgeranno i Micenei, e di conseguenza anche quella che poi sarebbe diventata la Grecia.

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Il tutto iniziò nei primi secoli del III millennio a.C, oltre 2000 anni prima della nascita di Roma. Anche se la sua affermazione non avvenne prima del 1700 a.C, questa civiltà tutt’oggi ha molti segreti che stiamo cercando di scoprire mediante la crescita tecnologia che permetterà all’archeologia di avere dati sempre più concreti. Si iniziò a parlare di civiltà minoica solamente all’inizio del secolo scorso, e questo fa riflettere su quante cose ci sono ancora da scoprire su quest’importante civiltà del mondo antico. Molto probabilmente tra qualche secolo avremo notizie molto più certe e riusciremo a fare chiarezza su cose sulle quali oggi si possono solo fare delle ipotesi. Questo è un dato di fatto, forse anche da qui ai prossimi 20 anni riusciremo a scoprire dei dettagli che ci permetteranno di capire meglio molti avvenimenti.

Civiltà Minoica

Le origini della civiltà Minoica

In realtà il nome corretto per definire questa civiltà è minoico-cretese (per comodità la chiamerò minoica) poiché il fulcro della società era nell’isola di Creta; questa città era diventata infatti un crocevia fondamentale per i commerci nel Mar Mediterraneo, che transitavano di lì per lo scambio di merci o solamente per il rifornimento.
L’altro fulcro della civiltà minoica furono le isole Cicladi che oltre a essere importanti centri commerciali erano anche ricche di materie prime, su tutte il rame.
Esse erano inoltre molto pratiche per gli scambi con la Grecia, poiché distanziavano da essa poche decine di chilometri e dunque il commercio era più veloce e agevole.


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Le fasi della civiltà Minoica


La civiltà minoica è stata suddivisa dagli storici in tre fasi, basandosi sugli scavi archeologici:

  • Minoico Antico o Fase prepalaziale (2700-2000 a.C.): Questo periodo fu caratterizzato dagli inizi della civiltà e perciò da una diffusa arretratezza; tuttavia cominciarono già a produrre oggetti (specialmente vasi) in ceramica, che fece intendere la loro vocazione per tale attività. Questa fase viene anche chiamata prepalaziale poiché nell’isola non erano ancora presenti i palazzi, che diventeranno successivamente il fulcro della società minoica, ma venivano costruite solo villaggi di capanne, che sarebbero poi diventate città.
  • Minoico Medio o Fase protopalaziale (2000-1700 a.C.): Questo periodo fu di notevole importanza per la civiltà minoica, poiché all’inizio del millennio ci fu una vera e propria “accelerata” economica e sociale: infatti il commercio fiorì notevolmente e cominciarono a venire costruiti i grandi palazzi di Cnosso, la capitale, Festo, Gurnia, Zakros e Mallia, che erano tra le città più importanti. Il nome protopalaziale è più che mai appropriato, poiché questa fase segnò proprio l’inizio della costruzione dei palazzi, che vi descriverò meglio successivamente. Purtroppo questo periodo fu bruscamente interrotto da un forte sisma che investì quella zona nel 1700 circa a.C. e che distrusse buona parte delle città cretesi.
  • Minoico Tardo o Fase neopalaziale (1700-1400 a.C.): Questo periodo cominciò con la ricostruzione dei palazzi distrutti dal sisma, che vennero edificati ancora più sontuosamente di prima. Tuttavia questa fase, neopalaziale perché venivano appunto costruiti dei nuovi palazzi, diede l’inizio ad un lento ma costante tramonto della civiltà minoica, soprattutto dopo la conquista dell’isola per mano dei Micenei intorno al 1500 a.C. La decadenza fu forse causata anche da un altro devastante evento geologico, ovvero un maremoto che molto probabilmente si abbatté sull’isola a metà del XV secolo a.C. e che devastò nuovamente l’isola.
Alcuni storici calcolano anche un quarto periodo, la Fase postpalaziale, che cominciò nel 1400 a.C. e finì con la fine della civiltà.
Di questa fase ricordiamo l’invasione dei Popoli del Mare intorno al XIII secolo a.C., che fecero definitivamente crollare la società minoica, che scomparse verso il 1100 a.C.

Economia della Civiltà Minoica

L’economia della civiltà minoica era basata principalmente sull’agricoltura e sull’artigianato.
La prima era favorita dalle condizioni climatiche piuttosto favorevoli dell’isola: infatti il clima era mite e temperato e la pianura era molto fertile e favoriva la coltivazione di diverse piante quali l’olivo, il fico e la vite.

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Per quel che riguarda l’allevamento, che era favorito da ampie zone adatte a pascolare, era soprattutto caratterizzato dagli ovini, ovvero le pecore, che fornivano oltre al latte anche carne e lana.

Invece l’artigianato era molto simile a quello dei Fenici: infatti con questo popolo condividevano l’uso della porpora, che utilizzavano per colorare stoffe pregiate, che venivano poi esportate soprattutto nella vicina Grecia, ma anche in Italia e Spagna.
Era molto importante anche l’importazione dei prodotti, poiché essendo un’isola, seppur grossa, aveva più difficoltà della città sulla terraferma a procurarsi il necessario; per esempio importavano rame e stagno, argento e avorio, e spezie e profumi.
Il sistema economico della civiltà minoica era fortemente centralistico, poiché il potere era nelle mani di una sola persona, il sovrano, che gestiva tutte le faccende del regno, aiutato dai funzionari e dagli amministratori.
Il luogo del potere nelle città cretesi era il palazzo, che fungeva da vero e proprio centro amministrativo del centro abitato, oltre che ad ospitare il re e la sua corte.
Il palazzo, soprattutto nella fase neopalaziale raggiunse dimensioni enormi, che facevano di esso una città nella città.

Il Palazzo Minoico

Il palazzo Minoico divenne ben presto uno dei simboli di una città e spesso più era grande il palazzo maggiore era l’importanza della città.
Analizziamo un po’ la struttura di questi palazzi: la loro articolazione era decisamente complessa, soprattutto nei sontuosi palazzi di Cnosso o Festo, ma le caratteristica che li accomunava sempre era il cortile centrale.
Attorno a questo luogo si aprivano numerose stanze sovente collegate tra loro, che facevano del palazzo un vero e proprio labirinto.
Come suddetto il palazzo serviva non solo per ospitare il sovrano e il suo seguito, bensì veniva utilizzato anche per le funzioni religiose, per le quali erano dedicati appositi spazi.
Inoltre vi erano anche luoghi per lo svago, come il teatro, la palestra e appositi locali per dedicarsi a lavori artigianali, che spesso erano disposti sui diversi piani del palazzo.
Per farvi capire l’immensità di questi palazzi, gli archeologi hanno stimato che nel grandioso palazzo di Cnosso vivessero decine di migliaia di persone, che per l’epoca erano l’equivalente di una metropoli odierna.

La religione Minoica

Della religione minoica, o meglio cretesi, non si sa molto: è certo però che veneravano diverse divinità, tra le quali la maggiormente venerata era la Grande Madre, dea della fertilità e della terra, che rappresentava in pratica la forza vitale della natura.
Ovviamente venivano offerti diversi sacrifici a questa divinità, e l’animale preferito era il toro, che rappresentava il potere e la forza e veniva spesso raffigurato nelle immagini sacre.
Il toro era anche protagonista di alcuni giochi sacri, come per esempio la tauromachia, che era una specie di battaglia sacra con appunto un toro.
Le celebrazioni religiose venivano spesso celebrate all’interno del palazzo, in appositi luoghi, spesso molto semplici e isolati che erano meta di pellegrinaggio da parte dei fedeli.

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