Investire nell’agricoltura può essere un modo efficiente di diversificare il nostro portafoglio finanziario.

Possiamo distinguere due tipi di investimento, uno più prettamente finanziario, il secondo di tipo più speculativo.

Come investire nell'agricoltura

Come investire nell’agricoltura: Mercato finanziario

Il primo tipo di investimento agricolo è direttamente legato al mercato borsistico, in borsa, infatti, non si scambiano solo azioni di società quotate, ma si scambiano anche le materie prime e, nel caso di materie prime collegate alla agricoltura, come il grano, le merci vengono scambiate direttamente in borsa.

Il mercato internazionale delle materie prime lavora su una borsa parallela a quella in cui sono quotate le varie società di capitali ed ha alcune caratteristiche peculiari che lo distinguono dal normale mercato azionario.
Le materie prime, infatti, vengono scambiate quotidianamente e la loro valutazione è data effettivamente dal prezzo di mercato. Le quotazioni sono infatti strettamente collegate alla produzione, alla situazione geopolitica dei paesi produttori, agli eventi atmosferici e non risentono invece di altri eventi puramente finanziari.

Nel mercato delle materie prime, in cui i prodotti agricoli vengono scambiati direttamente in borsa, il prezzo è dato semplicemente dal rapporto fra la richiesta e l’offerta del prodotto reale.

Investire in terreni agricoli


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Un altro modo per investire in agricoltura è invece un investimento più a lungo termini e, per molti versi, più ricco di incognite e può attrarre anche molti speculatori, non solo semplici investitori. Anche se il mercato immobiliare è svalutato, esiste comunque una grande differenza di valore fra terreno agricolo e terreno edificabile.

Il terreno agricolo costa tipicamente molto di meno ed una eventuale variazione della destinazione d’uso potrebbe fornire ampi margini di guadagno. Ovviamente un terreno agricolo deve essere gestito e, in caso di acquisto, sarà sempre possibile dare in comodato il terreno per la lavorazione ed accordarsi con il conduttore per un comodato gratuito, per un affitto, per un periodico pagamento in beni prodotti dal terreno stesso.

Come scegliere il terreno agricolo

Sicuramente è importante scegliere un terreno agricolo che possa avere prospettive di rivalutazione, sia in senso urbanistico che in senso agricolo vero e proprio, ed è importante ricordare che il proprietario, se non è anche il conduttore del terreno, dovrà dichiarare il solo reddito dominicale, che è un reddito, per i terreni agricoli, solitamente molto basso e collegato al tipo di coltivazione cui il terreno, al catasto, risulta dedicato.
Sicuramente non si tratta di un investimento che possa fruttare nel brevissimo tempo, come nel caso degli investimenti sulle materie prime di origine agricola, ma è senza dubbio un modo per mettere al riparo dalla inflazione una parte dei nostri risparmi.

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