Cos’è la partita Iva

La partita IVA (Imposta sul Valore Aggiunto) è un’imposta che viene esercitata sul valore di un bene che si acquista, esistono diverse aliquote, la più famosa e applicata è quella che un tempo era del 20%, e invece ora è salita.

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La partita iva è costituita da un codice, e viene registrata presso l‘ufficio delle Entrate. Oggi andremo a vedere come si apre la partita iva e soprattutto per quale motivo occorre che ogni professionista o commerciante ne abbia una per poter svolgere il proprio lavoro nel pieno rispetto della legge. Qualsiasi commerciante prima di poter avviare la propria attività deve disporre di una partita iva, tant’è che molti decidono di aprire la partita iva prima di mettersi anche alla ricerca del locale nel quale poter esercitare il lavoro di commerciante. Senza partita Iva, infatti, non possono nemmeno acquistare i prodotti che poi andrebbero a vendere, o meglio, potrebbero acquistarli, ma a prezzi normali, e non ai prezzi a cui vengono venduti i prodotti ai commercianti.

In questo modo si viene abilitati a svolgere attività, a favore di terzi, offrendo servizi.

Come si apre la partita iva

Come si apre la partita iva

La prima cosa che c’è da fare per aprire la partita iva è scegliere l’attività da iniziare. Una volta scelta l’attività che si andrà svolgere sul territorio italiano, c’è da verificare se si è: Imprenditore individuale: Vi è l’obbligo di inserirsi nel Registro delle imprese, se si è artigiani(esempi: fabbro, elettricista, meccanico, ciclista, muratore ecc) o commercianti(tutto ciò che ha a che fare con l’acquisto merce e rivendita).

Come aprire la partita iva

Per aprirla bisogna presentarsi all’agenzia delle entrare e segnalare l’inizio di tale attività, compilando il così detto modulo AA9/11, entro e non oltre i 30 giorni. La consegna può avvenire tramite consegna a mano, tramite una delega o spedirlo in raccomandata( mi raccomando c’è da inserire nella lettera anche una fotocopia di identità).

Modulo per aprire la Partita Iva

Per chi invece è amante delle comodità, può affidare questo compito a un commercialista. Compilazione modulo: La compilazione non richiede la conoscenza di parametri o procedure impossibili, semplicemente si possono seguire le indicazioni dettagliate presenti sul sito Agenzia delle entrate.

Brevemente bisogna inserire:

  • La tipologia di dichiarazione: in questo caso l’inizio di attività. Se invece nel corso del tempo si modificano dei dati, si deve comunicare il tutto entro 30 giorni.
  • Nome, tipologia, indirizzo, codice/id dell’attività
  • I Dati del Titolare
  • I dati del rappresentante Lavoratori autonomi: Non vi è l’obbligo di inserirsi nella camera di commercio.

Deve essere fatto se siamo iscritti a un ordine o liberi professionisti iscritti a un albo(esempio: ingegnere, dentista, giornalista, consulente, notaio, avvocato, medico, commercialista ecc), oppure senza un ordine( i così detti “Senza Ordine”).

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In questo caso ci si deve presentare alla Camera di Commercio con una comunicazione unica. La comunicazione unica è un iter che consente di svolgere tutti i principali adempimenti necessari all’inizio dell’attività. Si può consegnarla tramite mezzo telematico, entro i 30 giorni.

Tali opzioni portano differenze sia a livello previdenziale e fiscale. Livello previdenziale: L’imprenditore individuale è tenuto a iscriversi presso l’INPS, ed è richiesto un contributo che varia in caso di artigiano o commerciante.

Generalmente è suddiviso in 4 rate trimestrali(modello F24). è tenuti anche a versare dei contributi alla gestione separata dell’Inps. Inoltre, è tenuto a iscriversi all’INAIL versando un pagamento per il premio assicurativo per gli infortuni sul lavoro.

Il lavoratore autonomo iscritto a un ordine è tenuto a iscriversi alla cassa previdenziale di riferimento. Se si è per esempio commercialisti, bisogna iscriversi alla cassa previdenziale CNPADC. Se non si è iscritti a nessun ordine, si Livello fiscale: In tutti e due i casi, Il reddito è la differenza tra compensi incassati nell’anno e costi deducibili pagati nellanno, ma nel caso di lavoratore autonomo i ricavi sono tassati quando si incassano e i costi sono deducibili quando si pagano.

Nel caso dell’imprenditore individuale, i guadagni vengono tassati, anche se non sono ancora stati incassati. Di per se, la partita IVA non ha spese, ma si hanno obblighi di tassazioni, in base alla tipologia di lavoro.

Quando si deve aprire la Partita Iva

Per la legge italiana, la partita iva deve essere aperta quando si svolge un’attività lavorativa in modo professionale o autonomo.
Si dice professionale quando si svolge in modo abituale(quindi non occasionalmente).

Si dice autonomo quando si svolge un’attività lavorativa senza alcun vincolo di subordinazione, quindi senza contratto di lavoro accordato con il datore di lavoro. Questo è molto importante perché determina se si è obbligati ad aprire la partita iva.

Nel caso di un lavoro non abituale(cioè un lavoro occasionale) non si è tenuti ad aprire la partita IVA. Vi ricordo però che siete sempre tenuti a denunciare gli eventuali guadagni, ricavati dal lavoro

Un lavoro per essere occasionale, deve durare meno di 30 giorni, con una retribuzione massima di 5000 euro annui.

 Perché si deve aprire la Partita Iva

Per un lavoratore professionale, la partita va è molto importante. Grazie ad essa, deduce dai compensi, tutte le spese inerenti alla propria attività. Quando vai a comprare qualsiasi cosa, oltre al prezzo del prodotto, c’è l’aggiunta dell’IVA. oggi l’IVA ammonta al 22%. Esempio: Un negoziante, in un mese ha venduto 10 computer a 24.000 euro. Tali computer sono stati venduti con regolare scontrino fiscale. Il guadagno è 24.000 euro meno 2000 euro di iva(22%). C’è da tenere conto però, che il negoziante ha comprato tali oggetti presso un fornitore con la fattura. oVviamente il prezzo dell’oggeto dal fornitore è molto inferiore dal prezzo di vendita. Ipotizziamo di aver speso 12.000 euro. L’iva su 12.000 euro è 1.000 euro. Quindi allo stato non si verserà 2.000 euro ma 2.000 euro meno 1.000 euro(già versati al fornitore). Si deduce quindi, che ai poveri compratori non cambia assolutamente niente ed è soltanto una tassa da pagare sugli oggetti, quello che cambia è al venditore. Questa operazione si chiama detrazione dell’iva(in parole piu semplici: scaricare l’iva). Se sei interessato ad aprire una partita IVA, il modo migliore per informarsi su tutti in modo dettagliato è contattare un commercialista.

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