Riassunto Terza Guerra Punica

Dopo la prima guerra punica e la seconda guerra punica si iniziano a creare i presupposti della terza guerra punica.

Roma stabilisce un trattato con Cartagine e le permette di estendersi anche in Oriente. Roma è interessata alla Grecia, nel frattempo si assicura il controllo della Gallia Cisalpina e fonda Bologna, Modena, Parma, Aquileia e ad est doma i Liguri, ora tutta la penisola è romana.

In Spagna, al seguito di alcune ribellioni, viene conquistata Numanzia nel 133 a.C. Nel 205 a.C. Filippo V re di Macedonia stabilisce il trattato di Fenicia con i romani, contemporaneamente Antioco III diventa re di Grecia e si alleano per conquistare l’Egitto. Roma usa questo pretesto per intervenire e dichiara guerra  a Filippo V che oltretutto si vantava di essere il nuovo “Annibale”, ma viene sconfitto a Cinocefale nel 197 a.C. Ora i Greci sono filo-romani, in quanto Tito Quinto Flaminio aveva liberato, per conto di Roma, la Grecia dai macedoni. In seguito Roma combatte contro Perseo, figlio di Filippo V e lo sconfigge, e approfittando della debolezza dei macedoni, invade la Grecia e la rende romana. Cartagine nel frattempo aumenta la sua produzione agricola mentre Roma resta ferma in ambito internazionale.

Terza guerra punica riassunto

La Numidia, guidata dal re Massinissa, si espande contro Cartagine, i cartaginesi usano l’esercito per difendersi e violano così uno dei patti con Roma. Allora Scipione l’Emiliano scende a Cartagine obbligandoli a lasciare la città, Cartagine rifiuta e scoppia una guerra che Roma vince. Cartagine nel 146 a.C. diventa provincia romana.

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