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Il codice tributo 3918 è uno degli elementi principali del fisco italiano, nonostante sia stato introdotto solo di recente rappresenta una buona percentuale delle entrate del fisco italiano. Questo perché il tributo del codice 3918 è l’IMU, ovvero l’Imposta Municipale Unica istituita dal governo Monti nel 2011.

È bene conoscere alla perfezione questi codici tributo, perché se usati in modo errato si può incorrere in diversi problemi, e non c’è niente di peggio dei problemi col fisco. Un mio amico, infatti, l’anno scorso ha confuso ingenuamente proprio il codice tributo 3918 con il codice tributo 3919, credendo che fosse la stessa cosa; ebbene, gli è arrivata a casa una salatissima cartella esattoriale, e fortunatamente se l’è cavata con quello, ma non tutti sono così fortunati. In questo articolo, andremo a vedere a cosa si riferisce nello specifico il codice tributo 3918 e quando si deve usare.

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Codice tributo 3918

Codice tributo 3918: Cos’è e come funziona

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Il codice 3918, come detto, è uno dei codici tributo che si rifanno all’IMU. Attenzione! Ho detto che è uno dei codici relativi all’IMU, non il codice relativo all’IMU, quindi non va usato in tutti i casi in cui ci dobbiamo riferire a questa tassa. Nello specifico, questo codice tributo 3918 è il codice dell’IMU per quelli che sono gli “altri fabbricati“, ovvero tutte quelle strutture che non sono né la prima, né la seconda casa, né i terreni, né i fabbricati rurali, né le aree fabbricabili. Ma quindi, quali sono le strutture a cui si riferisce questo codice? Tutto ciò che non rientra in quelle categorie, quindi gli uffici e tutti quegli edifici che producono reddito e vengono usati a scopo commerciale.

Differenza tra il codice tributo 3918 e codice tributo 3919


In realtà, i codici che si usano per questo tipo di immobili sono due: uno è il 3918 è il 3919. Qual è la differenza tra i due? Tra tutti i codici, questi sono quelli in cui la maggior parte dei contribuenti fa maggiore confusione. Il primo si riferisce alla quota dovuta al Comune in cui si trova l’immobile, mentre il secondo si riferisce alla quota dovuta allo Stato. Quanto bisogna dare al primo e al secondo ente è molto semplice: metà a uno, metà all’altro. Una volta calcolata la somma da pagare, la si divide per 2 e il risultato si scrive una volta col codice 3918 e un’altra con il 3919.

Ricapitolando:

Codice tributo 3918: Quota dell’IMU da pagare al comune in cui è locato l’immobile

Codice tributo 3919: Quota dell’IMU da pagare allo Stato


L’errore più frequente commesso dai contribuenti inesperti è quello di dimenticarsi di citare nel proprio modello uno dei due codici, dimenticandosi così di pagare una parte della quota. Ora che li conoscete entrambi, non potrete più sbagliare. Detto questo, andiamo a vedere come utilizzarli in modo corretto.

Codice tributo 3918: come usarlo nel modello F24

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Il codice tributo 3918, in coppia il suo diretto parente numero 3919, va inserito nella sezione del modello F24 dal titolo “Imu e altri tributi locali“. La modalità di inserimento è identica a quella relativa al codice tributo 3958, ovvero si inizia indicando il codice ente o codice comune, che è il numero che identifica il comune a cui dovete pagare la tassa (per esempio, quello del comune di Torino è L219. Puoi trovare quello del tuo comune nell’apposita sezione del sito dell’Agenzia delle Entrate: tutti i codici ente/codici comune ). Quindi dovete barrare con una X la casella “Acc” o la casella “Saldo”, a seconda che tu stia pagando l’acconto o il saldo, dopodiché bisogna indicare il numero degli immobili per cui si paga la tassa. A questo punto devi inserire il codice tributo.


In ogni caso, sul Sito dell’Agenzia delle entrate puoi trovare un esempio già compilato del modello F24, in cui si vede come utilizzare correttamente il codice tributo 3918. Il Sito dell’Agenzia delle Entrate, in questi momenti dolorosi, è uno dei nostri (pochi) alleati.

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