(adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({});
Ti sei sempre chiesto dove si trova il cuore? Sai dove si trova il cuore ma vorresti saperne di più? Ti sei mai chiesto perché durante un infarto il dolore viene percepito in altri distretti del corpo?

Ti parlerò della la posizione del cuore, del dolore al cuore, che ha caratteristiche peculiari e di tutte le curiosità che hai sempre voluto sapere. Scoprirai anche che non è del tutto vero il fatto che il cuore si trovi a sinistra, perché a riguardo ci sono delle precisazioni da fare.

Dove si trova il cuore?

Dove si trova il cuore?

In Medicina la posizione degli organi non può, per ragioni pratiche essere approssimativa.
Nonostante questo ricorda che ognuno di noi è soggetto a quella che prende nome di variabilità individuale. 

Per questa ragione è necessario essere ragionevolmente precisi, definire dei limiti anatomici e individuare dei punti di repere (che sono luoghi anatomici che comunemente vengono utilizzati per individuare rapidamente una determinata struttura e, eventualmente, da quella, derivare la posizione di ulteriori strutture anatomiche).

Il concetto di punto di repere è molto caro a diverse branche della medicina, tra queste, la semeiotica medica.


Sapere dove si trova il cuore passa da una corretta conoscenza delle strutture anatomiche. Il cuore è da una membrana sierosa che prende nome di pericardio, che ha una fondamentale funzione di protezione meccanica durante le escursioni che il cuore compie nella sua normale attività di contrazione ritmica.

Questo importante organo si localizza a livello del mediastino, che è una cavità compresa tra i polmoni destro e sinistro. Per avere una maggiore precisione, quando parliamo della posizione di un organo si fa sempre riferimento ai rapporti con altre strutture anatomiche che questo intrattiene. In modi indicativo:

  • Anteriormente: è protetto dallo sterno, in una area compresa tra la terza e la sesta cartilagine costale.
  • Posteriormente: corrisponde alle vertebre toraciche che sono anche dette vertebre cardiache compreso tra la quinta e la sesta vertebra toracica.
  • In alto: la sua struttura si continua con i il peduncolo vascolare che comprende le grossi vasi arteriosi e venosi. (aorta ascendente, vena cava superiore e tronco polmonare). Queste strutture fuoriescono dall’apertura superiore del torace e si sviluppano in tutto quello che è l’albero vascolare arterioso e venoso.
  • In basso: il cuore posa sulla cupola diaframmatica. Bisogna immaginare il cuore un po’come se si coricasse sul diaframma.

In più, su entrambi i lati, destro e sinistro, intrattiene rapporti con la faccia mediale dei polmoni. A sinistra, vediamo che proprio per la particolare posizione della punta, spostata verso sinistra e verso la parete del torace il cuore crea una vera e propria “impronta” nel polmone sinistro che prende nome di incisura cardiaca del polmone.

Per una maggiore efficacia descrittiva, ma anche pratica, si tende a dividere il cuore in una base che è in realtà la parte alta, da dove emergono i grossi vasi e un apice cardiaco che corrisponde alla porzione ventricolare.

 La punta cardiaca è la parte più a sinistra del cuore, quella che si può apprezzare posando le dita sul petto. Vedremo successivamente perché si apprezza il battito del cuore in questo punto e come discriminarlo in modo più preciso.

Dove si trova il cuore: a destra o a sinistra?

Molti alla domanda dove si trova il cuore rispondono: ovvio a sinistra! Ma questo non è del tutto vero. Infatti, se immaginate una linea che passi esattamente al centro del vostro corpo, troverete che 1/3 del cuore nel campo destro e i 2/3 nel campo sinistro di questa linea. In più il cuore assume, generalmente una inclinazione che forma un angolo di 45 gradi rispetto alla linea longitudinale prima citata.

Questo non è sempre vero, infatti, spesso a un determinato tipo di corporatura si associa un particolare assetto topografico del cuore. Infatti vedremo che nei soggetti più longilinei il cuore assumerà una posizione tale che l’angolo formato con l’ipotetica linea longitudinale sarà inferiore. Il cuore quindi appare più dritto, come se fosse “appeso” in un certo senso e prende nome di “cuore a goccia”.

Se invece il soggetto è particolarmente tozzo e grasso il cuore diventa più orizzontale e questo anche perché il grasso tende ad appiattire il diaframma e spingerlo verso l’alto e il cuore, di conseguenza si appiattisce maggiormente su di esso.

Anche per questa ragione, bisogna anche ricordare che fare dei pasti molto abbondanti che provocano una significativa distensione dello stomaco possono, anche se in genere in modo innocuo, avere un effetto sulla funzione cardiaca. Lo stomaco infatti entra in rapporto con il cuore attraverso il diaframma e la sua espansione influisce sulla posizione del cuore e può provocare lievi alterazioni del ritmo cardiaco.

Dove si trova il cuore sul petto?

Cuore sul petto

 

Per ragioni pratiche, è utile sapere dove si trova il cuore in anatomia ma per una maggiore praticità è altrettanto utile proiettare i limiti del cuore sulla parete toracica anteriore ottenendo un’area che prende nome di aia cardiaca.

Oggi, attraverso le indagini strumentali è abbastanza facile vedere questo organo e individuarlo in modo immediato ma anni fa era necessario derivare la posizione del cuore attraverso un metodo che prende nome di “percussione”.

 Oggi la percussione viene ancora utilizzata ed è uno strumento eccellente durante l’esame obiettivo perché ci da una serie di informazioni di natura morfologica e strutturale dei visceri ma si applica principalmente a organi come il fegato, la milza (in particolari situazioni) e ai polmoni.

Se vi capiterà di leggere dei manuali di diagnostica degli anni 60 e forse, anche più recenti, troverete metodi di percussione come il metodo Orsi-Grocco, che oggi sono completamente in disuso.

Se vuoi saperne di più su questa pratica, questo video illustra bene la tecnica della percussione.  

In sintesi, la percussione ci permette di evocare dei suoni che sono lo specchio del contenuto della regione esplorata.

Se si effettua a livello del polmone, otterreste un suono “vuoto” detto suono chiaro polmonare che è lo specchio del contenuto dell’organo che è, in questo caso, virtualmente vuoto o meglio, pieno di aria.

Nel caso del cuore questo può essere delimitato cercando, ai suoi margini quella che viene detta ottusità relativa e una regione, più piccola che è l’area di ottusità assoluta che corrisponde a quella parte del cuore non coperta dal polmone sinistro.

Nonostante il metodo della percussione nel caso del cuore sia sempre meno utilizzato in realtà non è uno strumento che, in mancanza di strumenti diagnostici più sofisticati, può essere utile. Per esempio, nel caso di un versamento pericardico vedremo che il profilo del cuore in condizioni di clinostatismo (paziente steso, supino) e ortostatismo sarà differente.

Nel primo caso la silhouette cardiaca apparirà “a palla” per una più uniforme distribuzione del versamento. Nel secondo caso invece la gravità tenderà a spostare il liquido all’interno della cavità del pericardio in posizione più declive e quindi il cuore verrà rilevato con una forma più “triangolare”.

Dove si trova il cuore: perché sento battere il cuore nel petto?

Il cuore è possibile apprezzarlo, con la palpazione, a livello del 5 spazio intercostale sinistro lungo la linea emiclaveare sinistra, in linea di massima, appena sotto il capezzolo sinistro. Nella pratica medica, questo punto è molto importante.

 Qui è possibile apprezzare l’itto della punta che rappresenta l’escursione meccanica del cuore nei confronti della parete del torace. In sintesi:

In questo punto il cuore tende ad urtare meccanicamente contro il torace. Se il soggetto è abbastanza magro, possiamo addirittura apprezzare un vero e proprio movimento visibile in corrispondenza di questo punto che è lo specchio degli eventi meccanici che coinvolgono l’organo.

Dalla palpazione in corrispondenza dell’itto della punta possiamo ottenere una serie di informazioni che sono importanti per la nostra salute:

  • Fremiti
  • Alterazioni del ritmo (che dovranno essere approfonditi con ulteriori indagini)
  • Spostamento dell’itto della punta: che possiamo apprezzare, talvolta, in condizioni fisiologiche (gravidanza), oppure patologiche, di varia gravità, andando dall’obesità, passando per il meteorismo, ascite, ipertrofia cardiaca destra o sinistra).

Nel caso dell’ipertrofia spesso l’itto della punta non solo si sposta ma è possibile apprezzarlo su un’area più vasta.

 Dove si trova il cuore: come si ascolta il cuore?

L’ascoltazione o meglio ascultazione cardiaca è una fase importantissima dell’esame obiettivo capace di darci moltissime informazioni di natura morfologica e funzionale del cuore.

Quando il medico opera l’ascultazione durante l’esame obiettivo noterete che andrà ad esplorare diversi campi. Infatti, diverse strutture del cuore hanno punti di ascultazione preferenziali che permettono di analizzare una o più strutture in modo più specifico.

Generalmente non sempre i punti di ascultazione corrispondono alla reale posizione del viscere.

I punti più importanti sono i seguenti:

punti di ascultazione

  • A: focolaio aortico
  • P: focolaio polmonare
  • T: focolaio della valvola tricuspide
  • M: focolaio della valvola mitrale
  • E: punto di Erb

Ogni focolaio permette di avere un reperto ascultatorio delle strutture funzionalmente e strutturalmente cruciali dell’attività cardiaca.

Qui possiamo apprezzare, il risultato delle attività fisiologiche del cuore, rappresentate dai toni cardiaci oppure i rumori patologici, come i soffi cardiaci.

Dove si trova il cuore: il dolore al cuore

Cosa molto nota è che un problema di cuore, come un infarto miocardico, si manifesti con un dolore che sconfini dalla posizione anatomica del cuore stesso.

Questo fenomeno ha diverse spiegazioni. Bisogna dire, prima di tutto, che l’infarto è una condizione clinica che può avere un andamento subdolo.

Può infatti iniziale con un dolore di tipo costrittivo, scarsamente discriminato, solitamente a livello retrosternale al centro del petto. 

La scarsa discriminazione è uno di quei fattori che rendono difficoltoso il riconoscimento dell’evento infartuale da parte del paziente stesso.

Per scarsa discriminazione del dolore si intende che il paziente non riesce a capire in modo corretto che tipo di fenomeno si stia verificando e si accompagna spesso a sintomi neurovegetativi accompagnati da ansia, agitazione e sensazione di morte imminente.

Solo in tempi successivi questo dolore tende a superficializzarsi e ad arrivare a coinvolgere, in alcuni casi, persino la cute.

Questo accade, in breve, perché l’innervazione dei visceri è scarsa rispetto a quella della cute. Noi potremmo prendere un organo interno come il l’intestino e tagliarlo, addirittura bruciarlo senza che si abbiano manifestazioni dolore rilevanti.

Questo perché gli organi interni “sentono” solo alcuni tipi di dolore, soprattutto, quello causato da un rapida distensione meccanica o il dolore “ischemico”.

Queste poche fibre prendono contatto con specifici neuroni sensitivi a livello del midollo spinale e qui inviano la loro informazione al cervello.

Pochi neuroni attivi, tuttavia, significa scarsa discriminazione. Non è abbastanza chiaro nemmeno per il cervello da dove venga esattamente questa informazione.

L’iperstimolazione di questi neuroni tuttavia porta ad influenzare positivamente l’attività di altri circuiti a livello midollare.

Progressivamente vengono coinvolti, per esempio, i neuroni che mediano l’informazione sensitiva, anche di tipo doloroso, del braccio e addirittura della cute. è un meccanismo progressivo di eccitazione di diversi moduli che hanno connessione con quei neuroni che trasportano l’informazione dolorosa proveniente dal cuore.

Per questa ragione un dolore cardiaco si dice venga riferito al braccio, in particolare a quello sinistro, perché i neuroni che trasportano l’informazione dal cuore intrattengono connessioni e eccitano i neuroni che trasportano l’informazione proveniente dal braccio. Questi neuroni si trovano tutti, a stretto contatto, a livello del midollo spinale.

Il dolore riferito cardiaco coinvolge classicamente il braccio sinistro, la faccia posteriore dell’avambraccio e le ultime due dita della mano.

Non si esclude comunque che possa presentarsi anche come dolore al petto destro, oppure con un dolore e sensazione di costrizione a livello del giugulo e della mandibola.

Molto spesso, la forma più subdola di dolore cardiaco è quella che, dopo un lauto pasto, viene scambiata per mal di stomaco. Il paziente non si presenta in ospedale perché convinto di aver fatto indigestione. Questo avviene proprio per la sensazione “oppressiva” con cui l’infarto può presentarsi.

Negli ultimi tempi la manifestazione dell’infarto che si presenta in maniera tale da essere scambiato per una indigestione sta diventando sempre più frequente. Prendi nota di questa informazione perché può salvarti la vita.
Questo, chiaramente, non vuol dire correre in ospedale al primo mal di stomaco, ma è un invito a diventare più vigili e attenti nei confronti dei segnali che il nostro corpo ci da. Se sei un fumatore, hai una certa età e sei in sovrappeso è più probabile che tu possa incorrere in questi fenomeni.

LEAVE A REPLY