Chi è Saverio Tommasi? Una domanda che si pongono in molti. Una figura, quella di Tommasi, venuta alla ribalta da poco ma che ha una storia lunga che abbiamo voluto approfondire.

Nel tentativo di mettersi sempre in secondo piano rispetto agli importanti temi trattati, Saverio Tommasi ha attirato su di se molte critiche e collezionato, allo stesso modo, notevoli successi lavorativi e personali. Ormai quasi tutta Italia è a conoscenza della sua esistenza, la sua ascesa nel mondo del giornalismo è stata rapida.

Tommasi è destinato a diventare uno dei principali giornalisti italiani del ventunesimo secolo perché ha delle qualità indiscusse che lo rendono speciale.

Saverio Tommasi

Chi è Saverio Tommasi?

Stando alla sua biografia, Saverio Tommasi nasce a Firenze il 24 gennaio 1979. Comincia il suo percorso diplomandosi a Bologna all’Accademia di Arte Drammatica dell’Antoniano. Possiamo definirlo una figura poliedrica.

Saverio Tommasi è uno scrittore di talento, ha infatti pubblicato alcuni libri che hanno ricevuto riconoscimenti di rilievo, tra questi: “Non ho votato Berlusconi”, il suo primo libro, che affronta con una satira pungente e mai banale il malcostume e i retroscena del Paese più bello del mondo.

Di rilievo sono altre sue opere: “La messa non è finita” e nel 2014 “Gesù era ricco”. In questo ultimo, vengono a galla gli attriti tra Saverio Tommasi e Comunione e Liberazione. Non possiamo definire Tommasi un nemico della Chiesa o delle religioni, ma sicuramente non è una personalità che lascia correre le ipocrisie.

Saverio Tommasi è un rompipalle: no, non lo diciamo noi, è lui stesso ad affermarlo. Si descrive come una persona che vuole “rompere” le uova nel paniere e soprattutto quelle marce. Questo è in linea con la sua attività di reporter che non risparmia i potenti e non ignora i più deboli.

Saverio Tommasi è un attore, ha partecipato e diretto diversi spettacoli teatrali come “Uguali a chi? Omocausto, un dramma dimenticato” che ha vinto il premio “Firenze per le culture di pace” dedicato a Tiziano Terzani, figura a cui S. Tommasi sembra molto legato. Nel 2004 fonda una compagnia teatrale che porta il suo nome, la “Compagnia Teatrale Saverio Tommasi”

Saverio Tommasi è un giornalista, la questione è stata più volte affrontata sulla sua pagina ufficiale Facebook. Molti followers lo hanno infatti accusato di non avere i titoli per definirsi un vero reporter. Saverio ha prontamente smentito queste voci, postando anche il suo tesserino da giornalista.

Questo non è bastato a mettere a tacere le voci. C’è da dire che nella sua stessa biografia non afferma di essere un giornalista, ma si limita, in modo più vago a definirsi “scrittore e freelance”.

Saverio Tommasi è un Blogger, lavora dal 2009 per Fanpage.it come reporter, o come ama dire lui “racconta storie”. Esiste anche una Pagina Facebook di Saverio Tommasi e il Blog di Saverio Tommasi.

I video di Saverio Tommasi sono soliti fare un “gran chiasso” sui social e trattano spesso di tematiche importanti e delicate. Il buon Saverio ha infatti delle posizioni particolari su temi attuali come: immigrazione, difesa dei diritti civili, difesa della comunità LGBT. Ha sempre un occhio di riguardo per gli ultimi e gli indifesi.

Recentemente Saverio Tommasi e Iacopo Melio hanno cominciato a collaborare strettamente in alcuni progetti editoriali. Melio ha coniato l’hashtag “#vorreiprendereiltreno” che tratta dei temi della disabilità e delle barriere architettoniche in un Paese che spesso ha poco riguardo per queste problematiche.

Altre collaborazioni importanti sono tutt’ora portate avanti con la pagina “OmofobiaStop” che ha cari i temi della discriminazione e dell’omofobia.

Saverio Tommasi è Comunista?

Non ci sembra che il buon Tommasi abbia mai inneggiato al potere dei Soviet o abbia proposto purghe staliniane. Saverio Tommasi è di sinistra e su questo si può essere abbastanza sicuri, o meglio, condivide i temi cari alla sinistra, non ultimo la Resistenza dei Partigiani che ha ispirato molti dei suoi lavori.

Saverio Tommasi: Sentinelle in Piedi

Saverio Tommasi, ha opposto una feroce critica alle Sentinelle in Piedi, il movimento di ispirazione cattolica che secondo lo scrittore ha caratteristiche liberticide e minaccia di negare i diritti civili degli omosessuali.

Visti i già citati attriti tra Saverio Tommasi e Comunione e Liberazione non ci stupisce che tutti gli atti di prevaricazione che un gruppo di potere può esercitare su altri, non lascino indifferente il buon Saverio, che non esita spesso a lanciare accuse di Fascismo.

Saverio Tommasi è un buonista?

Non possiamo dire con certezza, quale è l’esatta definizione di buonista? Probabilmente ci direbbe che se portare avanti le sue battaglie significa essere buonista allora, si. Saverio Tommasi è un buonista.

Saverio Tommasi, Lega Nord e Casapound

Non ne fa segreto Tommasi del fatto che ritiene insopportabili le proposte politiche di Lega Nord e Casapound, soprattutto quando si discute dei temi dell’immigrazione. Le nuove destre spesso sono per Saverio gruppi da contrastare e con le quali non è possibile instaurare un vero dialogo anche se, da parte sua, alcuni tentativi ci sono stati.

Questo perché Saverio Tommasi ha sempre messo al primo posto l’informazione, con un pizzico di satira che non guasta mai. Lo scrittore non sembra amare particolarmente il conflitto fine a se stesso. Lo vediamo in questo Video di Saverio Tommasi e Casapound.

La migliore fonte di ispirazione di Saverio Tommasi? Le figlie, che ama coinvolgere nelle sue attività quotidiane e a cui dedica sempre tutto l’amore che un padre può dare ai suoi figli.

La famiglia di Saverio Tommasi sarà sicuramente fiera di lui, come lo sono molti dei suoi lettori, perché cerca di costruire un mondo migliore. Sa affrontare ogni situazione con il sorriso, anche le figuracce come quella di Saverio Tommasi e Boko Haram, quando lo scrittore confuse il movimento islamista con il nome di un feroce dittatore.


Quanto guadagna Saverio Tommasi?


Non sappiamo quanto guadagna Saverio Tommasi, ma sappiamo con assoluta certezza che una parte dei suoi introiti mensili scaturiti dal lavoro presso FanPage vada investito nelle sue battaglie quotidiane per un mondo migliore. Essendo un grande giornalista che però ancora non ha avuto i dovuti riconoscimenti è presumibile che non riesca a superare i 3000 euro al mese, che comunque sono del tutto guadagnati.

3 COMMENTS

  1. Ci vuole del grande coraggio a chiamarlo giornalista,piu'volte pizzicato a forgiare articoli falsi e pretestuosi per farsi pubblicita'e uno dei tanti voglio ma non posso.Patetico

  2. Quanto odio per uno che ha saputo fare carriera nelle cose che sa fare e che gli piacciono, visto che se non vi piace basta non leggerlo immagino che siate di un invidioso da far schifo (e un po’ schifo lo fate davvero).

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