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Vuoi sapere cosa significa Veni, Vidi, Vici? Magari vuoi tatuarti queste tre parole, che rimandano all’antichità, ma il tuo latino zoppica e non sai cosa significano? Hai fatto bene a informarti, perché oggigiorno, soprattutto in ambito di tatuaggi la gente si fa scrivere sul corpo qualsiasi cosa. In questo articolo, vedremo allora cosa significa Veni, Vidi, Vici.

Naturalmente devi sapere che come tutti gli altri articoli che abbiamo pubblicato, anche questo ci è stato chiesto da dei lettori affezionati.

Come saprai questa frase, come stiamo anche per vedere, è attribuita a Giulio Cesare, uno dei più grandi uomini della storia, non solo latina, ma in generale.

Cosa significa Veni Vidi Vici

Cosa significa Veni Vidi Vici?

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Veni Vidi Vici è una delle più celebri frasi attribuite a Gaio Giulio Cesare, non si sa se egli veramente la pronunciò, ma la leggenda proviene da una fonte molto autorevole: le vite Parallele di Plutarco.

Plutarco, nelle Vite Parallele di Alessandro e Cesare, scrive che il generale Romano, dopo aver letteralmente spazzato via in brevissimo tempo e senza alcuna difficoltà l’armata del re del Ponto Farnace II (figlio del più celebre Mitridate VI, che già aveva dato parecchie rogne a Roma) nella battaglia di Zela, ponendo fine una volta per tutte alle guerre di Roma con il Regno del Ponto, era talmente euforico e pieno di potenza che scrisse al suo amico Mazio, quasi per vantarsi, una lettera in cui erano riportate solamente le tre parole Veni, Vidi, Vici. 
Ecco il testo:

« Subito marciò contro di lui con tre legioni e dopo una gran battaglia presso Zela lo fece fuggire dal Ponto e distrusse totalmente il suo esercito. Nell’annunziare a Roma la straordinaria rapidità di questa spedizione, scrisse al suo amico Mazio tre sole parole: “Veni, vidi, vici”. »  (Plutarco, Vite Parallele: Alessandro e Cesare). 

Cosa vuol dire Veni, Vidi, Vici?

Ma in definitiva, cosa vuol dire Veni, Vidi, Vici? Perché va bene la leggenda è interessante ma se sei qui è perché vuoi sapere cosa vuol dire Veni, Vidi, Vici e del resto ti interessa poco; quindi non perdiamo ulteriore tempo. 

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Veni, Vidi, Vici si può tradurre letteralmente con “venni, vidi, vinsi”, quindi “sono venuto, ho visto e ho vinto”. Cesare probabilmente l’ha usata, come abbiamo detto, per vantarsi di una vittoria militare conseguita facilmente e con poco sforzo; oggi può essere usata allo stesso modo per indicare un’impresa compiuta con rapidità e facilità, o, nel caso di un tatuaggio, starebbe a indicare una personalità grintosa, che affronta la vita come Cesare affrontò la battaglia di Zela. Insomma, non male, no?

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