Il tabacchino è stato per anni, il sogno di molti giovani imprenditori che volevano aprire un’attività con la quale diventare indipendenti, ma molti di quelli che sognavano di poter aprire un tabacchino, alla fine non ce l’hanno più fatta, perché i costi di apertura non erano alla portata di tutti viste le leggi che erano in vigore per poterlo aprire.
Oggi, le cose sono cambiate. Aprire un tabacchino oggi non è difficile come qualche anno fa, non è semplice, ma non è nemmeno impossibile. C’è inoltre, la possibilità di ottenere dei prestiti, grazie ai quali sarà più semplice procedere con l’apertura di un tabacchino, o rilevarne uno già attivo che produce reddito.
- Rivenditore ordinarie: Questa tipologia di tabacchino è quella più comune, ed è per questo che vengono chiamate “ordinarie”, sono le classiche tabaccherie che si trovano in giro per tutta Italia nelle città.
- Rivendite speciali: Queste si differenziano dalle ordinarie, perché sono localizzate in luoghi come le stazioni ferroviarie e gli aeroporti.
- Distributori automatici: Questa tipologia di tabacchino viene locata nelle vicinanze di un tabacchino, in modo da far acquistare i prodotti 24 ore su 24, quindi anche quando la tabaccheria è chiusa.
Spesso si opta per un tabacchino rivenditore ordinario, perché è la tipologia che costa meno e garantisce guadagni interessanti per poter vivere dignitosamente. Mentre, invece, quello meno usuale è il rivenditore speciale in quanto per poter aprire un’attività del genere occorrono capitali molto più importanti rispetto ad un tabacchino ordinario.
- Domanda agli uffici Regionali del Monopolio di Stato, per poter ottenere quella che poi sarà la licenza bisogna riuscire a battere i concorrenti, La concessione durerà 9 anni, e poi dovrà essere rinnovata.
- Nei comuni con più di 100.000 abitanti non deve essere inferiore ai 200 metri, così come per quelli che hanno meno di 10.000 abitanti
- Non deve essere inferiore a 300 metri nel caso in cui si decidesse di aprire l’attività in una località che ha tra i dieci mila e i trenta mila abitanti
- Infine, non deve essere inferiore ai 250 metri, nel caso in cui si decidesse di aprire quest’attività in luoghi in cui la popolazione comunale è in un range di 30.000-100.000 abitanti.
Per poter aprire, e rendere attiva l’attività e iniziare quindi a guadagnarci si necessita delle seguenti cose:
- Licenza
- Partita Iva e commercialista
- Affitto
- Utenze
- Burocrazia
- Consulenze
Quanto si guadagna con un tabacchino?
- Lavoro indipendente
- Stipendio dignitoso
- Ferie quasi completamente assenti
- Si lavora più di 10h al giorno
- Raramente ci si può permettere di assumere qualcuno che non faccia parte della famiglia, non ce lo si può permettere.
- Il sabato si lavora
- Elevato rischio di rapine
- Stipendio pari a quello di un operaio specializzato ma con un maggior numero di ore lavorative.
- Stress
- Rapporto con un pubblico difficile, qual è quello che gioca ai gratta e vinci.
Oggi aprire una tabaccheria potrebbe non convenire più, perché per poterne rilevare una servono raramente meno di 100.000 euro, inoltre i margini di guadagno non sono più quelli di una volta, adesso si guadagna di meno, anche se ci sono ancora tante tabaccherie che riescono ad avere dei margini di guadagno molto interessanti. Piuttosto consiglierei di aprire un franchising Acqua e Sapone, costa molto di meno e permette comunque di vivere dignitosamente, inoltre gli svantaggi sono decisamente minori rispetto ad una tabaccheria, anche se comunque il guadagno potenziale è più basso.
Alternative all’apertura di una tabaccheria
Due attività che personalmente mi piacciono molto sono i negozi per animali, e l’autolavaggio che anch’esso se situato in una posizione interessante può portare guadagni interessanti, soprattutto se reso automatico. Ciò che sconsiglio con tutta l’anima, avendo provato quest’attività, è l‘Edicola, che è un’attività ormai bella che defunta.