Il tabacchino è stato per anni, il sogno di molti giovani imprenditori che volevano aprire un’attività con la quale diventare indipendenti, ma molti di quelli che sognavano di poter aprire un tabacchino, alla fine non ce l’hanno più fatta, perché i costi di apertura non erano alla portata di tutti viste le leggi che erano in vigore per poterlo aprire.

Oggi, le cose sono cambiate. Aprire un tabacchino oggi non è difficile come qualche anno fa, non è semplice, ma non è nemmeno impossibile. C’è inoltre, la possibilità di ottenere dei prestiti, grazie ai quali sarà più semplice procedere con l’apertura di un tabacchino, o rilevarne uno già attivo che produce reddito.

Come aprire un tabacchino

Come aprire un tabacchino: Scegliere la tipologia
Esistono 3 diverse tipologie di tabacchini, esse hanno per ovvie ragioni delle caratteristiche diverse, e di conseguenza anche dei costi diversi, oltre ad avere dei requisiti per poterle aprire diversi di tipologia in tipologia.
  • Rivenditore ordinarie: Questa tipologia di tabacchino è quella più comune, ed è per questo che vengono chiamate “ordinarie”, sono le classiche tabaccherie che si trovano in giro per tutta Italia nelle città.
  • Rivendite speciali: Queste si differenziano dalle ordinarie, perché sono localizzate in luoghi come le stazioni ferroviarie e gli aeroporti.
  • Distributori automatici: Questa tipologia di tabacchino viene locata nelle vicinanze di un tabacchino, in modo da far acquistare i prodotti 24 ore su 24, quindi anche quando la tabaccheria è chiusa.

Spesso si opta per un tabacchino rivenditore ordinario, perché è la tipologia che costa meno e garantisce guadagni interessanti per poter vivere dignitosamente. Mentre, invece, quello meno usuale è il rivenditore speciale in quanto per poter aprire un’attività del genere occorrono capitali molto più importanti rispetto ad un tabacchino ordinario.

Come aprire un tabacchino: I requisiti per la licenza
Ora che abbiamo visto le tipologie di tabacchino, dobbiamo vedere i requisiti per aprire un tabacchino senza dover andare da un tabacchino a chiederli a lui, rischiando che ci prenda a calci perché giustamente gli faremmo concorrenza. I requisiti per la licenza sono i seguenti:

  • Domanda agli uffici Regionali del Monopolio di Stato, per poter ottenere quella che poi sarà la licenza bisogna riuscire a battere i concorrenti, La concessione durerà 9 anni, e poi dovrà essere rinnovata.
Per preservare il mercato, lo Stato impone una distanza minima tra un tabacchino e l’altro, e i requisiti a riguardo sono i seguenti:
  • Nei comuni con più di 100.000 abitanti non deve essere inferiore ai 200 metri, così come per quelli che hanno meno di 10.000 abitanti
  • Non deve essere inferiore a 300 metri nel caso in cui si decidesse di aprire l’attività in una località che ha tra i dieci mila e i trenta mila abitanti
  • Infine, non deve essere inferiore ai 250 metri, nel caso in cui si decidesse di aprire quest’attività in luoghi in cui la popolazione comunale è in un range di 30.000-100.000 abitanti.
Quanto costa aprire un tabacchino
I costi variano, ci sono tanti parametri di cui tener conto per stabilire quanto costa aprire un tabacchino, ma grosso modo possiamo provare a fare delle stime che dovranno essere confutate con il reale mercato cittadino, cioè il mercato del settore tabacchini all’interno del comune nel quale si vuole aprire.
Per poter aprire, e rendere attiva l’attività e iniziare quindi a guadagnarci si necessita delle seguenti cose:

  • Licenza
  • Partita Iva e commercialista
  • Affitto
  • Utenze
  • Burocrazia
  • Consulenze
Mediamente, il costo di un tabacchino è gravato dalle cose sopracitate, e può arrivare a costare sino a 500.000,00€, soprattutto nel caso in cui si decidesse di acquistare un tabacchino già avviato, e questo producesse un ottimo reddito perché locato in un luogo in cui circolano molte persone.
Un tabacchino, in una media città con una media clientela può costare 300.000,00€.

Quanto si guadagna con un tabacchino?

I guadagni di un tabacchino provengono quasi esclusivamente dal Monopolio di Stato, cioè dalle commissioni sui prodotti sui quali lo Stato ha il monopolio. I guadagni spesso sono miseri, come stiamo per vedere, per scoprire quali fossero i guadagni abbiamo intervistato un tabaccaio di Roma, il quale ci ha illustrato com’è la situazione al momento.
Sui giochi come il 10elotto un tabacchino guadagna circa l’8% dell’ammontare totale delle giocate, sulle sigarette invece la percentuale si alza, fino a raggiungere circa il 20%, ma non sempre ciò accade. 
Quanto guadagna un tabaccaio al mese?
Un tabaccaio mediamente percepisce tra i 1.200 e i 2.500,00€ al mese, ma la maggior parte dei tabaccai rientra nel range dei 1.200, cioè poco più di un semplice operaio, anzi spesso persino meno di un operaio. Come detto, abbiamo intervistato un tabaccaio di Roma, il cui nome è Andrea, e non possiamo dire dove ha la tabaccheria per ovvie ragioni. Andrea ci ha detto che lui guadagna 1.450,00€ al mese di media, e che sta per vendere tutto in quanto l’attività non gli permette più di stare insieme alla sua famiglia. Ho personalmente parlando anche con un tabaccaio della città di Ercolano(Napoli), il quale ha dichiarato che al mese non riesce a portarsi a casa più di 1.300,00€ al mese netti.

Quanto costa aprire un negozio

Come aprire un tabacchino: Conviene?
Aprire una tabaccheria non conviene, è un investimento che non ha alcun senso oggi come oggi, ce l’aveva in passato ma non oggi. Piuttosto è meglio provare ad aprire un Franchising Acqua e Sapone il cui costo è nettamente inferiore, Non è difficile capire il motivo per il quale non conviene aprire un tabacchino, ma adesso illustreremo i Pro e i Contro per chiarire perché non ne valga realmente la pena. Tant’è che ora le tabaccherie sono in vendita, basta farsi un giro sui siti di compra-vendita delle attività commerciali per vedere quanti abbiano deciso di liberarsene.
Vantaggi di una tabaccheria:
  • Lavoro indipendente
  • Stipendio dignitoso
Svantaggi di una tabaccheria:
  • Ferie quasi completamente assenti
  • Si lavora più di 10h al giorno
  • Raramente ci si può permettere di assumere qualcuno che non faccia parte della famiglia, non ce lo si può permettere.
  • Il sabato si lavora
  • Elevato rischio di rapine
  • Stipendio pari a quello di un operaio specializzato ma con un maggior numero di ore lavorative.
  • Stress 
  • Rapporto con un pubblico difficile, qual è quello che gioca ai gratta e vinci.
Insomma, aprire un tabacchino non conviene. 
Finanziamenti per aprire un tabacchino

Visto il periodo nel quale viviamo, è possibile ottenere dei prestiti veramente molto interessanti ad interessi quasi nulli, ti consiglio di utilizzare il form qui sotto per controllare quale ente di erogatore del credito può fornirti il miglior prestito possibile senza dover pagare cifre enormi.

Conviene aprire una tabaccheria nel 2016?

Oggi aprire una tabaccheria potrebbe non convenire più, perché per poterne rilevare una servono raramente meno di 100.000 euro, inoltre i margini di guadagno non sono più quelli di una volta, adesso si guadagna di meno, anche se ci sono ancora tante tabaccherie che riescono ad avere dei margini di guadagno molto interessanti. Piuttosto consiglierei di aprire un franchising Acqua e Sapone, costa molto di meno e permette comunque di vivere dignitosamente, inoltre gli svantaggi sono decisamente minori rispetto ad una tabaccheria, anche se comunque il guadagno potenziale è più basso.

Alternative all’apertura di una tabaccheria

Due attività che personalmente mi piacciono molto sono i negozi per animali, e l’autolavaggio che anch’esso se situato in una posizione interessante può portare guadagni interessanti, soprattutto se reso automatico. Ciò che sconsiglio con tutta l’anima, avendo provato quest’attività, è l‘Edicola, che è un’attività ormai bella che defunta.

LEAVE A REPLY