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Le imprese italiane sostengono solo una parte del costo da ricoprire per le lavoratrici in maternità: quindi chi che paga la maternità?

La costituzione italiana prevede l’annullamento dal lavoro delle lavoratrici in stato di gravidanza oppure subito dopo il parto: vengono dati anche degli ulteriori riposi giornalieri ed altri periodi di astensione lavorativa finché il bambino non compie gli otto anni di età.
Durante questo concedo, l’Inps si impegna a dare alle lavoratrici l’80% della retribuzione ed il restante 20% è dato a carico dell’azienda in cui la lavoratrice in questione è dipendente.
La lavoratrice in maternità riceve quindi uno stipendio pagato maggiormente dall’Inps e, da quanto previsto dal Ccnl, anche dal datore d lavoro.

Chi paga la maternità

Chi paga la maternità: I costi per l’azienda

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La maternità impone all’impresa anche altri costi aggiuntivi: Effettivamente, prima di poter dare inizio al congedo, per ricoprire il posto di lavoro che sarà vuoto per un periodo, è necessario assumere infatti un altro lavoratore ed insegnargli il mestiere, che svolgerà solo in parte le mansioni della dipendente, mentre la restante parte sarà assegnata ai lavoratori più anziani, che posseggono una maggiore esperienza e migliori competenze: a loro andranno pagati in questo modo però anche degli straordinari.
Quindi, in sintesi, l’azienda oltre a pagare la maternità alla dipendente in pausa, deve anche pagare dei costi aggiuntivi per le competenze lavorative e professionali che vengono a mancare.

Il costo per una dipendente in maternità

Nel 2008 il costo per una dipendente in maternità era di poco meno di 40.000 euro: in totale se si tiene conto che la popolazione italiana composta da donne tra i 20 ed i 45 anni è di 11.114.903: supponendo che almeno la metà di queste entrino in maternità, si arriva ad avere un costo totale nazionale di circa un miliardo di euro.
Il datore pagherà in proporzione al numero dei dipendenti stabili che ha disposizione, secondo lo schema assicurativo sociale, mentre invece per l’Inps il costo resta unitario.

Durata della Maternità: Per quanto tempo viene pagata?

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Ogni lavoratrice si astiene dal lavoro per almeno 5 mesi: 2 che riguardano il periodo pre-parto, e 3 che riguardano quello lì post-parto. Oltre all’80% della busta paga riceverà anche la tredicesima e, relativamente, anche la quattordicesima.
Nei primi tre anni di vita del bambino, l’indennità scenderà al 30%, senza togliere però tredicesima e quattordicesima.
Inoltre, la lavoratrice che ha partorito avrà diritto ad un permesso di due ore al giorno per l’allattamento del bambino, che raddoppia in caso di gravidanza gemellare.

Chi paga la maternità anticipata?

Per la maternità anticipata vale lo stesso discorso che abbiamo fatto prima, anch’essa viene pagata per l’80% dall’INPS, mentre il restante viene pagato dal datore di lavoro, il quale si addossa anche il costo del nuovo dipendente.

Chi paga la maternità alla badante?

C’è chi sostiene che la cosa migliore sia assumere badanti in menopausa, ma aldilà di questo discorso affaristico ed egoistico, ora veniamo a noi e vediamo chi deve pagare la maternità alla badante. Per la badante, se è tenuta a regola, vale lo stesso identico discorso fatto in precedenza, cioè l’80% dell’importo dovuto viene pagato dall’INPS, mentre il restante 20% viene pagato dal datore di lavoro. La cosa migliore è rivolgersi ad un professionista che provvederà anche a preparare tutta la documentazione da mandare all’INPS.

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