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L’Homo Habilis è il capostipite del genere Homo: prima della sua ‘comparsa’ infatti non è possibile parlare di ‘Uomo’ perché il suo predecessore, l’Australopiteco, era praticamente una scimmia che iniziava a camminare sulle zampe posteriori. L’Homo Habilis portò avanti le prime conquiste evolutive che nei secoli hanno portato l’uomo a diventare quello che è adesso. Lo conosceremo in questo riassunto sull’Homo Habilis.
Gli studi condotti su questo nostro antenato sono tantissimi, e tutt’ora la ricerca scientifica continua ad indagare sul vissuto di quest’essere senza il quale noi non saremmo mai potuti esistere, in quanto siamo suoi diretti discendenti. A dire il vero il dibattito scientifico è ancora aperto, perché forse l’Homo habilis non è stato un antenato dell’uomo.
Questo testo è stato studiato per essere idoneo sia per i bambini della scuola primaria che per tutti gli altri gradi d’istruzione, oltre che per i curiosi.
Homo habilis |
Riassunto Homo habilis
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L’homo habilis è la prima, vera e propria specie di ‘uomo’ comparsa sulla terra: visse in Africa circa due milioni di anni fa. È la prima specie di uomo perché rispetto al suo predecessore, l’Australopiteco, l’Homo habilis iniziava a presentare quelle prime caratteristiche evolutive tipiche del genere Homo: era infatti più alto e aveva un cervello più grande, oltre al fatto che camminava con sicurezza sulle due gambe. Egli iniziò ad abbandonare gli alberi e a cercare riparo nelle caverne, organizzati in piccole comunità familiari in cui tutti avevano un compito prestabilito: i piccoli si occupavano di raccogliere bacche, frutti e radici, mentre i maschi adulti si occupavano della ricerca di carcasse di animali già morti, di cui si nutrivano e che spolpavano con l’ausilio di uno strumento da loro inventato: il chopper di selce.
Gli ultimi insediamenti che ci assicurano che ci fosse l’Homo habilis sulla terra risalgono a circa 1.8 mln di anni fa, dopodiché probabilmente avrà lasciato posto al suo successore.
Di questo nostro antenato non sappiamo moltissimo, perché la scoperta dell’Homo habilis è avvenuta meno di 100 anni fa, precisamente è avvenuta in Tanzania negli anni ’50.
Le conquiste dell’Homo habilis
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Le scoperte che portarono all’evoluzione dell’Homo habilis furono molte e di fondamentale importanza; ma la più rilevante di tutte fu senz’altro la scoperta che pietre come la selce, se colpite con altre pietre, davano origine a lame più o meno affilate, con cui era possibile portare avanti numerosissime operazioni come spolpare le carcasse di animali morti e levigarne la pelle per farne i primi esempi di vestiti. Altra scoperta importantissima fu quella del linguaggio: l’Homo habilis comunicava con i suoi simili attraverso un sistema di gesti e versi; non un linguaggio particolarmente articolato, ma comunque un sistema piuttosto efficace che gli permetteva di identificare i suoi simili ed’entrare in contatto tra di loro.
Con l’Homo habilis non ha vita solo quella che poi sarebbe diventata la storia dell’uomo(anche se questo è un discorso che è antecedente alla nascita stessa dell’Homo habilis), ma ha inizio anche la Preistoria.