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Il mestiere dell’avvocato, nonostante tutto rimane una delle professioni più ambite e gettonate al mondo, non soltanto perché nell’immaginario popolare gli avvocati guadagnano grosse cifre, ma anche per lo status sociale che un avvocato può vantare rispetto ad altri professionisti. Molti giovani, sia nel passato sia ai giorni nostri, infatti scelgono (o i loro genitori scelgono per loro) di intraprendere gli studi in Giurisprudenza con lo scopo di diventare avvocati. Veniamo quindi alla fatidica domanda: come si diventa avvocati? 

Per diventare avvocati bisogna intraprendere un percorso lungo e tortuoso, che può presentare diversi ostacoli e spesso ti porrai la domanda “ma chi me l’ha fatto fare?”, ma nel contempo può anche dare molte soddisfazioni. C’è da dire comunque che diventare avvocati oggi non è affatto semplice, soprattutto in Italia, dove gli avvocati sono davvero un’infinità: pensa che nella sola città di Roma ci sono più avvocati che in tutta la Francia…
Detto questo, in questo articolo andremo a vedere come si diventa avvocati in Italia, quali studi bisogna intraprendere e dopo quanti anni si inizierà a guadagnare.
Come diventare avvocato

Come diventare un avvocato: gli studi 

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Per diventare avvocato devi senza ombra di dubbio e senza possibilità di appello iscriverti all’Università, più precisamente alla facoltà di Giurisprudenza. Non è strettamente necessario ma ti avvantaggerà l’aver frequentato un liceo, preferibilmente di stampo umanistico/giuridico, il top sarebbe il Classico, ma anche quello delle Scienze Umane o quello Economico-sociale potrebbe andare bene.

L’aver studiato già alle superiori il Diritto aiuta, ma anche tutte le altre materie umanistiche ti possono essere di grande aiuto, perché aiutano ad aprire la mente, a sviluppare la capacità d’analisi e quella di ragionare in modo astratto, che sono capacità che ogni buon avvocato deve avere. Anche le lingue straniere sono fondamentali, perché la padronanza di alcune lingue straniere potrebbe permetterti di aprire i tuoi orizzonti e magari in futuro aprire uno studio internazionale, oltre a offrirti la possibilità di svolgere la professione all’estero, dove dicono sia più facile diventare avvocati piuttosto che in Italia. 

La facoltà di Giurisprudenza è l’unica che offre un corso di studi adatto a diventare avvocati: puoi frequentare i corsi in una delle svariate sedi presenti sul territorio nazionale, che sono tutte abbastanza valide. Il percorso di studi dura cinque anni, tre per la laurea base triennale e due per la laurea specialistica e le materie che dovrai affrontare sono tutte quelle collegate al diritto e alla legge. 

Come diventare un avvocato: la pratica forense

Come per quanto riguarda la professione di commercialista, anche per un aspirante avvocato è d’obbligo compiere un periodo di pratica forense della durata di due anni, o di uno se frequenti la Scuola di Specializzazione, presso uno studio legale della tua città che offra questa possibilità. Se ti risulta difficile trovare uno studio presso cui affrontare questo periodo di tirocinio, perché non hai contatti personali con l’ambiente (e in questo settore servono) o per altri motivi, la cosa migliore da fare è appoggiarsi al Consiglio Forense della propria città, che saprà indicarvi quali sono le strutture che danno la possibilità di compiere il tirocinio.

 La pratica è gratuita e può anche offrirti la possibilità di guadagnare qualche cosa, cifre misere si intende, ma sono abbastanza gli studi che offrono un rimborso spese con cui ricoprire le spese di trasporto eccetera…certo, come abbiamo descritto nell’articolo riguardante “Quanto guadagna un avvocato”, se sarai fortunato arriverai a prendere 300 euro al mese, ma è comunque qualcosa. Alla fine del periodo di pratica, ma anche prima, ti conviene prepararti per l’esame di stato.

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Come diventare un avvocato: l’esame di stato

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Anche per diventare avvocato è necessario affrontare un esame statale che abiliterà allo svolgimento della professione. Ti dovrai preparare al meglio per questo esame, perché è estremamente selettivo dal momento che in Italia gli avvocati sono già più di duecentomila. Come l’esame per commercialisti, anche quello per avvocati consta di tre prove scritte e di due orali, che verteranno su temi formulati e scelti dal Ministero della Giustizia. Ti verrà chiesto di svolgere mansioni tipiche dell’avvocatura e in particolare inerenti al diritto e alla procedura penale e civile. Per ottenere l’abilitazione, dovrai superare con successo sia la prova scritta sia quella orale.

Ottenuta l’abilitazione, non ti resta che iniziare a esercitare la professione: puoi aprire un tuo studio o farti assumere in uno studio già esistente. Se sceglierai la prima opzione, i tuoi guadagni dipenderanno ampiamente dalle tue abilità, dal numero e dalla qualità della clientela che riuscirai a costruirti. 

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