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Uno dei tanti codici tributo è il codice tributo 8913. Questo codice non è come tutti gli altri: è molto particolare. Esso infatti non si riferisce a una determinata tassa, ma comunque bisogna conoscerlo a menadito anche perché, come al solito, conoscere tutti i codici tributo è una buona norma, soprattutto se non si vogliono avere problemi fiscali. Nelle prossime righe prenderemo in esame il terribile codice tributo 8913, vedremo cos’è, a cosa si riferisce, quando va usato e dove e come si deve inserire all’interno del modello fiscale F24.

I codici tributo non servono solo per le tasse, ma per tutto quello che viene raccolto dall’Agenzia delle Entrate, quindi anche le multe e in genere le sanzioni pecuniarie. Il codice tributo 8913, infatti, si riferisce proprio a queste. Ma non è il caso di anticipare tutto qui perché nelle prossime righe sarà spiegato tutto.

Codice tributo 8913

Codice tributo 8913: cos’è.

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Il codice tributo 8913 si riferisce come anticipato alle sanzioni pecuniarie, o meglio, si riferisce all’imposta sulle sanzioni pecuniarie che si deve all’agenzia delle entrate. Sembra una cosa complicata e fuori dal mondo, ma è molto più facile di quanto sembra. Il nome completo del codice è ‘sanzioni pecuniarie imposte sostitutive alle imposte sui redditi’ e riguarda nello specifico i proprietari di immobili ceduti in locazione per scopi abitativi, detto in parole povere i proprietari di case cedute in affitto.

Ogni anno, il proprietario di un immobile ceduto in affitto deve versare il 95% dell’importo fiscale dovuto l’anno precedente sui canoni percepiti dagli inquilini che pagano l’affitto, a titolo di acconto. Se il contribuente non rispetta le scadenze prefissate per il pagamento di queste tasse (nello specifico entro il 16 giugno se si paga in un’unica soluzione oppure, se si decide di rateizzare, la prima rata entro il 16 giungo e la seconda entro il 30 novembre di ogni anno) dovrà pagare una sanzione che gli permette di essere in regola con il fisco, tramite un’operazione chiamata ravvedimento operoso.

La sanzione è proporzionale al periodo di ritardo sul pagamento: prima si paga, meno si paga di più. Le maggiorazioni sono, nello specifico, pari allo 0,2% dell’imposta per ogni giorno di ritardo fino al quattordicesimo giorno, ovvero fino al 2,8%; pari al 3% dal quindicesimo al trentesimo e al 37,5% dal trentunesimo al novantesimo giorno. Oltre il novantesimo giorno, scatta la multa seria.

Per queste operazioni si utilizza il modello F24 e si usa il codice 8913 per versare esclusivamente queste sanzioni relative alle imposte sostitutive sui redditi, che devono essere versate separatamente dall’imposta e delle altre sanzioni, per cui invece si usa il codice 1992.

Codice tributo 8913: come usarlo

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Dopo aver visto a cosa si riferisce il codice tributo 8913, vediamo ora come si deve compilare il modello F24 quando si ha a che fare con questo codice.

Per utilizzare adeguatamente il codice 1001 nel modello unico F24, si deve andare nella sezione Erario e in particolare nella parte indicata come Imposte dirette-IVA, ritenute alla fonte, altri tributi e interessi. Nella colonna “codice tributo” va inserito appunto il codice 8913; quindi, nella colonna “rateazione/regione/prov/mese rif” , nei casi in cui è richiesto, va inserito il mese di riferimento dell’imposta pagata (nel formato MM, due cifre da 01, gennaio, a 12, dicembre) altrimenti bisogna indicare un 12. Nella colonna successiva, dal titolo “anno di riferimento”, l’anno per cui si paga la tassa. Infine, nella colonna “importi a debito versati”, andrà inserire la somma dell’ammontare della tassa.

Nel caso in cui vi occorra qualche ulteriore informazione circa il codice tributo 8913 e su come vada utilizzato, vi invito a consultare il sito dell’agenzia delle entrate.

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