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La Preistoria è il lunghissimo periodo di tempo che si origina nella comparsa del genere Homo (quindi dalla comparsa sulla terra dell’Homo habilis più di due milioni di anni fa) e che termina con la conquista della civiltà, in particolare con la conquista della scrittura e la nascita dei primi insediamenti urbani, intorno ai 6000 anni fa, quindi al 4000 a.C. circa. Dal momento che si tratta di un periodo storico particolarmente lungo (circa due milioni di anni) necessita di essere riassunto; infatti oggi vedremo proprio un riassunto della Preistoria.

Di quelli che sono stati gli avvenimenti della Preistoria non si sa molto, infatti si ragiona per sommi capi. In questa sede, ci concentreremo principalmente sull’evoluzione dell’uomo e sulle tappe che hanno determinato la nascita della civiltà.

Preistoria riassunto

Riassunto Preistoria

La Preistoria è un periodo di tempo lunghissimo, che dura più di due milioni di anni. Gli storici, per comodità, lo dividono in altri due sotto periodi: l’età della pietra e l’età dei metalli. L’età della pietra, che costituisce gran parte della preistoria, è a sua volta divisa in Paleolitico, che va dall’inizio dell’evoluzione umana fino a circa 10 mila anni prima della nascita di Cristo; Mesolitico, ovvero un periodo intermedio durato all’incirca duemila anni dal 10 mila all’8000 a.C. e Neolitico, dall’8000 a.C. fino al 4000 a.C., quando si colloca tradizionalmente l’inizio dell’età del rame e quindi dell’età dei metalli. Con la fine dell’età della pietra e la scoperta della metallurgia, si è fatto un passo avanti talmente grande verso la civiltà che molti storici collocano l’inizio della storia nell’inizio dell’età del rame. 

Riassunto Preistoria: il Paleolitico e l’evoluzione umana

Circa 2,3 milioni di anni fa comparve in Africa Homo Habilis, il primo capostipite del genere Homo e quindi di conseguenza la prima specie di scimmia che fu possibile chiamare ‘uomo’, esso era in grado di costruire i primi utensili in pietra e di reggersi sulle sole due gambe. 

Per approfondire: => Riassunto Homo habilis <=

Dopo alcune centinaia di migliaia di anni fece la sua comparsa Homo Erectus, il primo uomo capace di mantenere la posizione eretta sulle due gambe. Sfruttando questa caratteristica, egli fu il primo ad avventurarsi al di fuori dell’Africa e a esplorare nuovi continenti, iniziando la colonizzazione umana della Terra. Homo Erectus scoprì anche il fuoco e imparò col tempo a dominarlo, dando il la per la futura evoluzione e civilizzazione dell’uomo. 

Per approfondire: Riassunto Homo erectus

Circa 250 mila anni fa comparve sempre in Africa una nuova specie umana, Homo sapiens e in Europa l’uomo di Neanderthal. Homo Sapiens e Neanderthal erano molto abili nella fabbricazione di attrezzi sempre migliori e più efficaci; essi portarono ancora più avanti l’evoluzione umana fino a dare vita alle prime forme di cultura, come per esempio la sepoltura dei morti.

Leggi anche: Riassunto Homo Sapiens e Riassunto Uomo di Neanderthal

Circa 40 mila anni fa il Neanderthal scomparve e il Sapiens lasciò il posto all’uomo moderno, Homo Sapiens Sapiens, anche detto uomo di Cro-Magnon dal nome della località in cui furono trovati i primi resti. Homo Sapiens Sapiens fece dell’intelligenza la sua arma principale, tant’è che verso i 12 mila anni fa, quindi all’inizio del Mesolitico, capì che era inutile continuare a spostarsi seguendo i movimenti delle mandrie quando invece tali animali si potevano addomesticare e allevare. 

Prima di andare avanti, leggi: Riassunto Homo Sapiens Sapiens

Col tempo capì anche che se i semi delle piante cadevano sulla terra fertile, dopo un certo tempo nascevano le piante. L’uomo diventò così sedentario, allevatore e agricoltore. Iniziava a mancare pochissimo alla nascita della civiltà e quindi della Storia. 

Riassunto Preistoria: dalla rivoluzione del Neolitico alla nascita della civiltà

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Intorno ai diecimila anni fa, iniziò la prima e più importante grande rivoluzione nello stile di vita del genere umano: la Rivoluzione Neolitica. Nel Neolitico, ovvero nell’età della pietra nuova, l’uomo imparò che era molto più conveniente allevare gli animali piuttosto che cacciarli e imparò anche a coltivare la terra, capendo che dai semi che cadevano nella terra sorgevano le piante di cui si nutrivano. Progressivamente poi iniziò anche ad abbandonare la pietra, perché scoprì un nuovo materiale, il metallo, molto più duro, resistente e quindi più adatto a costruire strumenti per l’agricoltura.

L’uomo capì che vicino ai grandi fiumi la terra era molto fertile e iniziò a stabilirsi proprio nei pressi dei grandi corsi d’acqua. Una zona del mondo era in particolare molto adatta a questo stile di vita: la cosiddetta ‘mezzaluna fertile’, disegnata dai fiumi Nilo, Tigri ed Eufrate. In questa zona, circa cinquemila anni fa, i vari villaggi umani diventarono sempre più grandi e attiravano sempre più persone. Essi si diedero una classe dirigente, delle regole da rispettare per la convivenza civile: nacque la città. 
Città è un termine che deriva dal latino ‘civitas’, che tra i suoi significati ha anche quello di ‘civiltà’: con la nascita della città, allora, si può dire che nacque anche la civiltà così come la intendiamo noi oggi e con essa, dato che nelle città era necessario tenere sotto controllo le risorse e la ricchezza, nacque anche la scrittura, uno strumento che gli uomini inventarono per far fronte a questo compito.

Termina qui il riassunto della preistoria, speriamo di essere stati esaustivi e molto chiari.

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