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La seconda guerra mondiale è stata, ad oggi, la più terribile, atroce, violenta guerra mai combattuta in tutta la storia dell’uomo; così terribile che i suoi strascichi ancora si percepiscono al giorno d’oggi.

Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, la maggior parte delle persone si convince che quella che è appena passata è stata la guerra risolutiva, la guerra che avrebbe una volta per tutte ucciso tutte le guerre, quella in cui il genere umano aveva mostrato il peggio di sé, ma ciò lo si pensava anche alla fine della Prima Guerra Mondiale e si è visto dove si è arrivati nel giro di vent’anni. Oggigiorno, l’umanità sembra non aver imparato la lezione e il mondo è di nuovo logorato dalle guerre, in ogni sua parte (ciò perché, come suggerisce un tale Nietzsche, la storia è condannata eternamente a ripetersi).
Ma da cosa è stata originata la Seconda Guerra Mondiale? Perché, dopo poco più di vent’anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale il mondo torna a darsi guerra per una seconda volta? In questo articolo, vedremo un riassunto delle cause delle Seconda Guerra Mondiale.

Cause della seconda guerra mondiale
Cause della seconda guerra mondiale – Soldati in una battaglia

Riassunto Cause della Seconda Guerra Mondiale

La causa principale dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale è da ricercarsi nelle condizioni in cui versa il mondo alla fine del primo conflitto mondiale. Dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, infatti, non si può dire che il mondo fosse in pace, anzi, gli storici suggeriscono che il primo dopoguerra non sia nient’altro che un periodo di tregua tra le due guerre, anche perché venivano a mancare le condizioni per la riuscita della pace. Andiamo ad approfondire nel dettaglio.

Cause seconda guerra mondiale: Il trattato di Versailles

Alla fine della Prima Guerra Mondiale, le potenze vincitrici si riuniscono a Parigi per discutere come andasse risolto il conflitto appena cessato. Il risultato è il trattato di Versailles, che prevede, tra le altre cose, un forte ridimensionamento della Germania: il tutto nasce dal fatto che la Francia, uscita vincitrice dalla guerra ai danni della Germania, vuole prendersi la propria vendetta contro gli avversari e in un certo senso ci riesce, perché quello che fino a quel momento era il glorioso Reich Tedesco viene letteralmente messo in ginocchio.

Cause seconda guerra mondiale: la situazione della Germania

Il Trattato di Versailles impone alla Repubblica di Germania, diventata tale dopo la fuga del Kaiser, una pesantissima indennità di guerra, che prevede il pagamento di esorbitanti somme in denaro alle potenze vincitrici (cosa che farà la fortuna/sfortuna delle grandi banche americane) e, sul piano diplomatico, la cessione di tutte le colonie e di gran parte del territorio nazionale, oltre alla totale smilitarizzazione. I debiti di guerra mettono in ginocchio il paese, la cui economia viene pressoché annullata dal pagamento degli interessi dei debiti contratti con le banche per pagare i debiti, e il risultato è l’insorgere di una situazione economica atroce, dove a dominare sono l’inflazione e la disoccupazione. La crisi economica non fa che peggiorare sempre di più e la crisi economica mondiale del 1929 non fa che peggiorare le cose, offrendo terreno di conquista alle organizzazioni radicali come l’NSDAP di Adolf Hitler.

Cause seconda guerra mondiale: i totalitarismi

Un altro paese deluso dai trattati di Versailles, seppur vincitore della guerra, è l’Italia. All’Italia erano stati promessi, in caso di vittoria, determinati territori (le isole e alcuni porti della Dalmazia) che non le vengono assegnati, generando un sentimento di “vittoria mutilata” che culminerà nel 1920 con l’impresa di Fiume. Oltre a questo, la guerra lascia l’Italia in una condizione economica abbastanza dura: per i reduci di guerra, il reinserimento nella società è difficile e molti faticano a trovare un impiego, anche perché le grandi industrie, in tempo di guerra, si erano riconvertite allo scopo.

Per approfondire: Il Fascismo Riassunto

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La disoccupazione porta allo scoppio del biennio rosso (biennio 1919-20) che spaventa la classe degli industriali e dei proprietari terrieri, che sentono la minaccia di una rivoluzione comunista come quella russa. Il movimento si esaurisce quasi subito perché non guidato da una personalità forte e carismatica. La paura della minaccia bolscevica porta molte persone ad avvicinarsi a un altro movimento politico, comparso nel 1919: il fascismo, un movimento politico di stampo nazionalista fondato da Benito Mussolini che nel 1922 prende il potere.  Una cosa analoga succede anche in Germania, con un ritardo di circa 11 anni: nel 1933, il partito Nazista (nazional-socialista), organizzazione fortemente nazionalista guidata da Adolf Hitler conquista la maggioranza in parlamento e Hitler viene nominato cancelliere. 

Per approfondire: Il Nazismo Riassunto

In Russia, dalla Rivoluzione d’Ottobre del 1917 nasce l’Unione Delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, il cui leader indiscusso è Josif Stalin. Lo stato sovietico promuove un modello innovativo mai visto in precedenza, quello del “Socialismo in un solo paese”: nell’Unione Sovietica, infatti, le industrie, le manifatture e le aziende agricole sono nelle mani dello stato e l’economia è sistematicamente pianificata secondo le esigenze dello stato.

Per approfondire: Il Comunismo Riassunto

Quello che tutte queste entità politiche hanno in comune è che non si tratta assolutamente di stati democratici: si tratta di un tipo di regime che gli storici definiscono “totalitario”, perché in questi regimi lo stato si inserisce prepotentemente nella vita dei suoi abitanti e nella società, condizionandola in tutti i suoi aspetti. La nascita dei totalitarismi è una delle principali cause dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, perché tutti questi stati si può dire che hanno come unico scopo quello di prepararsi a una nuova imminente guerra.
Un altro paese che può essere definito in questo periodo “totalitario” è il Giappone. Il Giappone è un impero, quindi la politica che i suoi funzionari portano avanti è di tipo imperialista: l’unico obbiettivo del Giappone è quello di espandere il proprio territorio e per riuscirci il suo primo ministro Hideki Tojo propone una politica aggressiva e militare. Nel 1932 viene aggredita la Cina e negli anni successivi viene messa in ginocchio. Nel 1936 l’Italia Fascista, la Germania Nazista e il Giappone si alleano, dando vita all’Asse Roma-Berlino-Tokyo.

Cause della seconda guerra mondiale: la Società delle Nazioni 

Immediatamente dopo la conferenza di Parigi e gli accordi di Versailles, su suggerimento del presidente USA Wilson, viene istituita la Società delle Nazioni, che avrebbe dovuto mantenere la pace nel mondo. Stranamente, però, gli Stati Uniti sono i primi a rifiutarsi di entrarvi, perché questa politica internazionalista al senato statunitense non piace e gli Stati Uniti preferiscono chiamarsi fuori dalle principali controversie internazionale (isolazionismo). L’organizzazione creata con l’obbiettivo di essere garante della pace, quindi, alla fine non si rivelerà altro che un nuovo passo verso una nuova guerra.

Cause della seconda guerra mondiale: la crisi economica

Nell’Ottobre del 1929 la borsa di New York (Wall Street), per una lunga serie di reazioni a catena, crolla e nel crollare trascina con sé nel baratro tutta l’economia mondiale: gli strascichi della cosiddetta “grande depressione” costituiscono la base per lo scoppio della guerra. A causa della crisi, molti stati iniziano a intraprendere politiche autarchiche, stataliste e protezioniste, ma nessuna misura si rivela definitivamente risolutiva. Gli unici cambiamenti sono negativi: la depressione economica fornisce terreno ai regimi ultranazionalisti ed è proprio negli anni ’30 che sale al potere Hitler.

Per approfondire: Grande depressione riassunto

Cause della seconda guerra mondiale: la Guerra Civile Spagnola

In Spagna, dal 1936 al 1939, si consuma quella che si può considerare come una prova generale della Seconda Guerra Mondiale: la guerra civile spagnola. Il tutto nasce dal fatto che nel periodo bellico e immediatamente postbellico, la Spagna vive un periodo. il regno di Alfonso XIII, che mette a dura prova la vita del popolo iberica, che nel 1931 decide di proclamare la Repubblica, ma questo non risolve i problemi, anzi: la distanza di idee tra gli schieramenti politici della sinistra repubblicana e della destra cattolica e nazionalista sono abissali. Talmente abissali che i nazionalisti, guidati dal generale Francisco Franco, dichiarano guerra agli avversari politici. Dalla loro parte si schierano, anche se non in maniera ufficiale con una vera e propria dichiarazione di guerra, anche le forze della Germania Nazista e dell’Italia Fascista, cui Franco si ispira. Il risultato è una guerra di 4 anni che dilania la già sofferente penisola iberica: a meno di 20 anni dalla fine della Grande Guerra, l’Europa è già di nuovo in guerra.

Cause della seconda guerra mondiale: la Germania e la conquista dello spazio vitale.

Hitler, una volta ottenuto il potere massimo, mette in atto una serie di piani espansionistici atti a dare il giusto “spazio vitale”, lebensraum, al popolo Tedesco. La prima mossa è quella di riarmare l’esercito e rioccupare la regione della Renania, che era stata presa dalla Francia come ripianamento dei debiti di guerra. Successivamente, nel marzo 1938 Hitler invade militarmente l’Austria, suo paese d’origine, e ne proclama l’annessione al Reich (anschluss). Quindi, nel 1939 è la volta della Cecoslovacchia, dov’è presente una nutrita comunità di lingua tedesca, ma nell’annettere questo paese, Hitler incontra la resistenza delle potenze europee.

Lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale

Hitler incontra in una conferenza a Monaco di Baviera i principali capi di stato delle potenze concorrenti e l’alleato Mussolini per discutere in merito all’annessione della regione tedescofona della Cecoslovacchia. Dopo numerose trattative, Gran Bretagna e Francia non si oppongono alla volontà del Fuhrer e la Cecoslovacchia è definitivamente annessa al Reich. Qualche mese più tardi la Germania e la Russia firmano un “patto di non aggressione”, che nei fatti equivale a una spartizione della cartina europea. Tutte le nazioni intanto perseguono una politica di riarmo; e quando il 1 settembre del 1939 Hitler decide di invadere la Polonia tutte le potenze concorrenti dichiarano guerra alla Germania e scoppia definitivamente la Seconda guerra mondiale.

Leggi anche: Riassunto Seconda Guerra Mondiale

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