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Come abbiamo già avuto modo di vedere, per far sì di non incorrere in problemi con il fisco bisogna riportare all’interno dei vari modelli fiscali di pagamento (F23, F24, 730…) alcuni codici che identificano le tasse che si vanno a pagare ed è bene imparare a conoscerli per non avere nessun problema. In Italia, purtroppo, l’ignoranza e l’analfabetismo finanziario dilagano e ciò fa sì che sempre più italiani sprovveduti incappano in problemi di insolvenza fiscale o simili, problemi facilmente evitabili se solo si conoscessero meglio, per esempio, i vari codici tributo.

Uno di questi codici è il codice tributo 1001, uno dei più diffusi e confusi, uno di quelli che creano più problemi alla stragrande maggioranza dei contribuenti. In questo articolo prenderemo in esame questo famigerato codice tributo 1001, vedremo cos’è, a cosa si riferisce, quando va usato e dove si deve inserire all’interno del modello fiscale.
Significato codice tributo 1001

Cos’è il codice tributo 1001

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Il codice tributo 1001 è uno dei codici con cui si devono confrontare prima o poi tutti gli imprenditori e i titolari di partita IVA. Infatti, esso è uno dei codici che si riferiscono alla temutissima IRPEF; in particolare, esso identifica il normale versamento dell’IRPEF per tutte le varie ritenute su retribuzioni, pensioni, trasferte, mensilità aggiuntive (tredicesima, quattordicesima…) e i relativi conguagli (i cosiddetti compensi accessori). Ognuna di queste operazioni è identificata da una serie di dati indicata da una stringa di numeri, che va indicata correttamente.

Ricordiamo che indicare un codice tributo al posto dell’altro è considerato una violazione formale, quindi non è prevista alcuna sanzione. In questo caso, chi compie questo errore nel suo modello F24 deve richiedere all’agenzia delle Entrate la sanatoria in merito, presentando all’ufficio locale un’apposita richiesta di rettifica. Se però non si rispettano le scadenze previste per la presentazione del modello, si incorre in sanzioni.

Detto questo, vediamo come deve essere utilizzato correttamente nel modello di pagamento unificato.

Codice tributo 1001: come utilizzarlo

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I titolari di partita IVA possono richiedere tutta la modulistica necessaria per via telematica e adoperarla tranquillamente. Per tutti gli altri, si può tranquillamente utilizzare il modello F24 cartaceo o quello online. In questo caso si indica il codice tributo 1001. 

Per utilizzare adeguatamente il codice 1001 nel modello unico F24, dovete andare nella sezione Erario e in particolare nella parte indicata come Imposte dirette-IVA, ritenute alla fonte, altri tributi e interessi. Nella colonna “codice tributo” va inserito appunto il codice 1001; quindi, nella colonna “rateazione/regione/prov/mese rif” il mese di riferimento dell’imposta pagata (nel formato MM, due cifre da 01, gennaio, a 12, dicembre) e nella colonna successiva, dal titolo “anno di riferimento”, l’anno per cui si paga la tassa. Infine, nella colonna “importi a debito versati”, va inserita la somma dell’ammontare della tassa.

Nel caso doveste avere ancora qualche dubbio su come usare correttamente il codice tributo 1001, vi invitiamo a consultare la pagina dedicata sul sito dell’Agenzia delle Entrate, dove è possibile vedere un esempio di modello F24 correttamente compilato. Guardate qui: codice tributo 1001-come compilare il modello F24.

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