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Il capitolo 29 dei Promessi Sposi è un capitolo fondamentale per lo sviluppo dei fatti, perché è uno di quei capitoli in cui si vedono gli effetti della cattiveria della storia, della storia cattiva e tiranna che vessa la povera gente. In questo capitolo si vede in atto quanto preannunciato dalla digressione del capitolo precedente: al flagello della fame e della carestia si oppone quello della guerra e i Lanzichenecchi dell’Imperatore sono scesi in Italia, seminando distruzione sul loro cammino. Nel capitolo ci viene illustrato un altro importante aspetto: la nuova vita dell’Innominato, che dopo la conversione si comporta come un Santo. Esamineremo tutto in questo riassunto del capitolo 29 dei Promessi Sposi. Sarà un riassunto molto breve, ma altrettanto dettagliato, in modo da ottenere comunque un’ottima conoscenza delle fasi di questo romanzo.

Riassunto capitolo 29 Promessi Sposi

Riassunto Capitolo 29 Promessi Sposi 

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Il capitolo 29 dei Promessi Sposi riporta nuovamente la narrazione al paese d’origine di Renzo e Lucia: tutto il villaggio, dopo aver ricevuto notizie riguardo alla discesa dei Lanzichenecchi, è in uno stato di grande ansia, agitazione e concitazione. I Lanzichenecchi sono un corpo di soldati mercenari e vengono pagati in base a quello che riescono a saccheggiare, quindi tutti gli abitanti raccolgono i propri averi e abbandonano il villaggio per cercare un posto più sicuro. Anche Perpetua e Don Abbondio partono.

Mentre Perpetua si dà da fare per raccattare tutte le cose di valore e nasconderle in una fossa ai piedi di un fico, don Abbondio parte con uno dei suoi soliti sproloqui sul suo futuro, su cosa sarà di loro… Nel frattempo Agnese arriva alla canonica: ella già ha progettato di cercare rifugio dall’Innominato, perché si dice che adesso dia ospitalità ai bisognosi nel suo castello; invita quindi anche il curato e Perpetua, ai quali sicuramente l’ex criminale non negherà la sua ospitalità.
I tre si mettono dunque in viaggio e il loro percorso viene condito dalle continue inquietudini e dubbi del curato, il quale lancia nuovamente una delle sue invettive contro i potenti, i quali spesso non si curano del fatto che i loro progetti di gloria molto spesso danneggiano i più deboli. A ciò si aggiungono anche le preoccupazioni di Agnese, che si vede costretta a rimandare ancora l’incontro con la figlia Lucia che non vede da ormai un anno e di Perpetua, che teme di non aver nascosto bene il tesoretto della canonica.  Nel loro viaggio si concedono una sosta presso la casa del sarto, che abbiamo incontrato nei capitoli precedenti. Qui trovano conforto e ristoro non solo per il corpo, ma soprattutto per lo spirito grazie alla compagnia dell’amichevole famiglia del sarto. La discussione si anima e il sarto tenta di coinvolgere il curato in discorsi di un certo livello, ma Abbondio sembra essere solo preoccupato di sapere se l’Innominato si fosse veramente convertito. Dopodiché, il sarto mette insieme un baroccio che avrebbe condotto tutti quanti al castello.
A questo punto si apre una splendida digressione manzoniana sul nuovo stile di vita post-conversione dell’Innominato: dal giorno della sua conversione, il nostro amato Innominato conduce una vita degna di un santo da calendario; una vita piena di atti di misericordia e umile, piena di carità cristiana ma senza perdere di vista la sua posizione di prestigio e potere. Dopo aver appreso della discesa dei Lanzichenecchi, l’Innominato organizza il suo “esercito privato” di bravi e lo mette a difesa del suo castello, nel quale ha messo in piedi un ricovero per gli sfollati.

Personaggi capitolo 29 Promessi Sposi

I personaggi del capitolo 29 dei Promessi Sposi sono Don Abbondio, Perpetua, Agnese, la famiglia del Sarto e, nell’ultima parte, anche se non compare sulla scena, l’Innominato.

In questo capitolo non ci sono grandissimi stravolgimenti di personalità rispetto a come conosciamo i personaggi: Don Abbondio è sempre lo stesso Don Abbondio, anche se il suo intervento-“invettiva” contro i potenti è particolarmente significativo e Agnese e Perpetua sono sostanzialmente le stesse. L’unico che si vede veramente cambiare nel corso del capitolo è l’Innominato, il quale completa la sua conversione.

Commento Capitolo 29 Promessi Sposi

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I concetti principali che emergono da questo capitolo ventinovesimo, che riporta l’attenzione del lettore sui fatti dei protagonisti dopo una lunga digressione storica, caratterizzano le due parti di cui si compone.

Nella prima parte assumono particolare rilievo gli sproloqui di Don Abbondio: essi ci sono d’aiuto per evidenziare l’inutilità di una guerra combattuta soltanto per motivi di successione a staterelli insignificanti (Mantova e il Monferrato) e il danno che essa porta alla povera gente, con i soldati che devastano i campi e i Lanzichenecchi che saccheggiano, distruggono e come ci dice Manzoni portano anche malattie (la peste). Un altro elemento significativo della prima parte del capitolo, quella sostanzialmente narrativa, è il trattamento che il sarto serba al curato: Abbondio per il sarto è un personaggio di livello, quindi occorre fare sfoggio della propria cultura anche per evitare gaffe come quella di qualche capitolo fa nei confronti del cardinale. Don Abbondio però non si cura dei discorsi del sarto e si preoccupa piuttosto dell’Innominato, che è il protagonista della parte finale del capitolo.
La seconda parte del capitolo è invece, a differenza della prima, perlopiù descrittiva: si descrive la conversione dell’Innominato, il quale è talmente cambiato nel profondo che la giustizia neanche tiene più conto delle sue malefatte passate. Noi sappiamo però che nei Promessi Sposi la giustizia è un concetto molto relativo.
Questo era un riassunto del capitolo XXIX dei Promessi Sposi, nel caso doveste avere ancora qualche dubbio in merito non esistete a commentare!

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