(adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({});

Il capitolo quindicesimo dei Promessi Sposi è uno dei capitoli che la critica definisce “d’avventura”: i capitoli centrali dell’opera, infatti, dove si raccontano le peripezie di Renzo e Lucia fuori dal loro borgo, non hanno niente da invidiare alla grande tradizione del romanzo d’avventura europeo. In questo capitolo, Renzo viene tradito da un oste ed è costretto a fuggire da Milano. Vedremo questo ed altro in questo riassunto del capitolo 15 dei Promessi Sposi.

Ti ricordiamo, nel caso in cui ce ne fosse bisogno, che abbiamo sviluppato tutti i riassunti dei Promessi Sposi, e che quindi nel caso in cui ti servissero potrai usufruire anche degli altri capitoli, semplicemente leggendoli nella categoria dedicata ai Promessi Sposi.

Riassunto capitolo 15 Promessi Sposi


Riassunto e commento Capitolo 15 Promessi Sposi

(adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({});

Sul finire del capitolo 14, Renzo era stato accompagnato da una “guida” presso un’osteria di fiducia. Questa guida non era nient’altro che un “birro”, un uomo della legge, che l’aveva pedinato dopo gli eventi della sedizione perché vedeva in lui un capopopolo. Questo gli aveva strappato, dopo averlo fatto bere non poco, le generalità (nome, cognome e ” “) invita l’oste ad accompagnare Renzo in una stanza perché aveva bevuto troppo. L’oste lo porta di forza in una stanza e lo mette a letto, cercando di farsi dire nuovamente il nome senza successo. Renzo, annebbiato dal vino, cade in un sonno profondo. Mentre Renzo dorme, l’oste si dirige al palazzo di giustizia per denunciare il suo ospite. Nel palazzo però sanno già tutto di lui dopo la soffiata della “guida” e tutti sono in grande agitazione per la giornata successiva, che sicuramente sarà di nuovo caratterizzata da disordini, sommosse e saccheggi.

La mattina dopo, molto presto, non appena il sole si era levato. Renzo viene tirato giù dal letto da un notaio criminale e da due “birri” che lo dichiarano in stato di fermo. Il nostro protagonista, interdetto, prende tempo nel vestirsi e nel rimettersi in sesto, fino a quando capisce la situazione. I birri lo ammanettano e lo portano fuori dal locale, Renzo si agita e il notaio cerca di rabbonirlo con la solita ipocrita paternale.

Nei dilatati tempi che separano il suo arresto nella stanza alla sua “uscita” dall’osteria, la testa di Renzo non smette mai di lavorare, pensare e ragionare. Elabora un piano eccezionale: una volta fuori, coinvolge la folla, ne attira l’attenzione, imitando i capipopolo che ha avuto modo di vedere in piazza il giorno precedente. “Figliuoli! Mi menano in prigione, perché ieri ho gridato ‘Pane e Giustizia!” urla e la folla si getta sui poliziotti, si stringe attorno a loro e questi a malapena riescono a fuggire senza essere linciati. Anche il notaio, successivamente, rinuncia a Renzo, il quale adesso è libero, “uccel di bosco”.

Personaggi capitolo 15 Promessi Sposi: Renzo

Renzo è l’assoluto protagonista del capitolo 15 dei Promessi Sposi e questo è uno di quei capitoli in cui si vede la sua maturazione e trasformazione. Da quando è arrivato a Milano, infatti, Renzo è molto più maturo di quanto lo fosse prima di partire: Renzo, fino agli episodi di questo capitolo, si presenta come un ragazzo di campagna ingenuo e inesperto della vita del mondo al di fuori della sua limitata realtà borghigiana, che viene coinvolto e trascinato quasi per meraviglia in qualsiasi situazione a lui nuova. Per questo cade nella trappola del birro prima e dell’oste dopo, ma più il tempo passa e le sventure aumentano, Renzo capisce come si deve comportare e quindi matura.

(adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({});

Altri personaggi del capitolo sono l’oste delatore, il notaio criminale e la folla, che anche qui ha un ruolo determinate. L’oste è il protagonista della prima parte del capitolo ed è un personaggio per certi versi simile a Don Abbondio: vive la sua vita cercando di evitare i problemi e senza prendere mai posizione. Manzoni, abile psicologo e commentatore delle vite dei suoi personaggi, che rispecchiano un po’ tutta la varietà del genere umano, fa dire successivamente all’oste queste parole, da cui emerge il tipo di personaggio che é:

“Una giornata come questa, a forza di politica, a forza d’aver giudizio, io n’uscivo netto; e dovevi venir tu sulla fine, a guastarmi l’uova nel paniere. Manca osterie in Milano, che tu dovessi proprio capitare alla mia? Fossi almeno capitato solo; che avrei chiuso un occhio, per questa sera; e domattina t’avrei fatto intender la ragione. Ma no signore; in compagnia ci vieni; e in compagnia d’un bargello, per far meglio!”.

Questo era un riassunto del capitolo 15 dei Promessi Sposi. Se doveste ancora avere qualche dubbio non esitate a commentare.

LEAVE A REPLY