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Cartesio è stato un pensatore fondamentale nella storia della filosofia e non solo: egli, infatti, è ritenuto il padre della filosofia moderna e anche della scienza moderna, soprattutto in campo matematico; mai sentito parlare di piano cartesiano, prodotto cartesiano, assi cartesiani…? Sul suo pensiero si basa gran parte di tutto ciò che sappiamo oggigiorno, per questo è importante conoscerlo in maniera approfondita. A questo serve il nostro riassunto sulla vita, sull’operato e sul pensiero di Cartesio (o di René Descartes).

Proprio per la vastità del suo pensiero, Cartesio è un autore molto complesso. Cercherò di riassumerlo il meglio possibile, se dopo aver letto questo riassunto doveste avere ancora dei dubbi, non esitate a lasciare un commento.
Cartesio riassunto

Cartesio riassunto vita e opere

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Cartesio è il nome italianizzato del filosofo francese René Descartes, nato nel 1596 nel villaggio francese di La Haye en Turanne, nel paese della Loira. Questo villaggio, oggi, in onore di questo personaggio, porta il nome di Descartes. All’inizio si forma presso il collegio gesuita di La Flèche, dove ottiene una formazione eccellente per i tempi, concentrata principalmente sullo studio dei classici, della filosofia scolastica e della matematica. Lasciato il collegio, studia diritto presso l’Università di Poitiers e nel 1618, con lo scoppio della guerra dei Trent’Anni, decide di intraprendere la carriera militare e si arruola nell’esercito del principe olandese Maurizio di Nassau. Nonostante ciò però i suoi interessi già si rivolgono al campo filosofico, a cui dedicherà tutta la vita. Tra il 1623 e il 1625 viaggia in Italia; dal 1625 al 1628 vive in Francia e si dedica alla filosofia e a esperimenti scientifici su vari argomenti, in particolare sull’ottica. 

A causa delle sue teorie, però, è ricercato dall’Inquisizione e quindi si ritrova costretto a trasferirsi in Olanda, dove cambia diverse città. Durante il suo periodo olandese scrive tre libri fondamentali per la scienza: la Diottrica, le Meteore e la Geometria, da cui deriva la nostra geometria analitica. A introduzione di queste pubblica anche il Discorso sul metodo, la sua principale opera filosofica in cui viene sintetizzato in forma scritta tutto il suo pensiero. Successivamente, pubblica anche altri volumi il cui intento è dare delle basi metafisiche alle sue teorie scientifiche: le Meditazioni Metafisiche e i Principi di Filosofia.
Nel 1649 la regina Caterina di Svezia, grandissima appassionata di cultura e filosofia e protettrice di artisti, scienziati e filosofi lo invita alla sua corte a Stoccolma per farsi dare delle lezioni. Qui muore un anno più tardi, nel 1650, stroncato dalla polmonite (si vede che nessuno gli aveva detto che in Svezia faceva freddo e lui non si era portato dietro il cappotto…scusaci René, si scherza, però anche tu potevi formulare un pensiero un po’ meno pesante e farci studiare di meno).

Pensiero di Cartesio: il metodo

Nel pensiero di Cartesio, la filosofia è paragonata a un albero. Le radici di quest’albero sono la metafisica, il tronco è la fisica, e i rami sono tutte le altre scienze, che discendono da tre rami più grossi e fondamentali, ovvero la medicina, la meccanica e l’etica. Cartesio critica in modo molto radicale il sapere tradizionale fondato sul principio di autorità, che vedeva in Aristotele un santo, un dio della filosofia la cui parola è legge, e la sua persuasività; decide perciò di elaborare un nuovo metodo d’indagine, un metodo che permetta di distinguere il vero dal falso in tutti i campi del sapere e nella vita pratica. Cartesio trova questo metodo nella matematica, l’unica scienza in cui l’evidenza intuitiva è strettamente legata al rigore deduttivo.
Con queste basi, Cartesio enuncia le quattro regole euristiche (cioè le regole di ricerca; è una parola che deriva dal verbo greco ‘εὑρίσκω’, ‘eurisco’, ovvero trovare, scoprire. Dalla stessa radice, infatti, deriva εὕρηκα, ‘éureka!’, ‘ho trovato’, l’esclamazione di Archimede), che sono nell’ordine:
  • L’Evidenza, ovvero la chiarezza e la distinzione di ogni contenuto del pensiero
  • L’Analisi, che impone che ogni problema venga risolto nelle sue parti più semplici
  • La Sintesi, che permette di passare da conoscenze semplici a conoscenze complesse
  • L’Enumerazione, ovvero la revisione del processo analitico e sintetico.
Per Cartesio, la ragione è la base su cui si fonda l’intero sapere e la ritiene più importante dell’esperienza: in base a questa convinzione, Cartesio viene universalmente riconosciuto, insieme a Spinoza, il padre del razionalismo moderno.
Il nuovo metodo pensato da Cartesio, però, necessita di essere giustificato: del resto proprio secondo questo metodo ogni conoscenza necessita di una dimostrazione. Per questo motivo, Cartesio riprende da una vecchia scuola di pensiero, quella scettica, il concetto di dubbio: Cartesio ritiene necessario dubitare di qualsiasi conoscenza, fino a giungere a quella conoscenza su cui non è possibile dubitare. Anche se si avvale del concetto di dubbio, questa posizione non ha niente da spartire con l’impostazione scettica, perché il dubbio cartesiano è un dubbio metodico e non un dubbio fine a se stesso. Il dubbio cartesiano è uno specifico procedimento volto alla ricerca di un fondamento insindacabile di tutto il sapere.

Il pensiero di Cartesio: “Cogito, ergo sum”

Veniamo quindi al punto principe di tutta la filosofia di Cartesio. Chi non ha mai visto da qualche parte queste tre parole? Ma chi che non sia un professore può dirsi in grado in interpretarle? Ci provo io. Cosa vuol dire “Cogito, ergo sum”?
Questa frase rappresenta quella conoscenza talmente evidente della quale non è possibile dubitare. Cartesio afferma infatti che è possibile dubitare di qualsiasi cosa, ma non della propria esistenza, perché nell’azione di dubitare si pensa e per pensare occorre un soggetto pensante, che deve per forza esistere per essere in grado di pensare.

Il pensiero di Cartesio: le idee

Tutte le idee, per Cartesio, sono contenute nel pensiero e lo contraddistinguono. Le idee si distinguono in tre gruppi
  • Le idee innate, che sono quelle che sembrano partorite direttamente dalla mente, come i postulati matematici
  • Le idee avventizie, che sono le idee delle cose possibili
  • Le idee fattizie, che sono quelle formate dal soggetto pensante, come per esempio le idee di esseri immaginari.
Dio, per Cartesio, è un’idea innata, perché rappresenta l’idea di una sostanza infinita, onnipotente e onnisciente; da ciò la ragione elabora la triplice prova dell’esistenza di Dio. L’esistenza di Dio, secondo Cartesio, è provata dal fatto che ciascun uomo è privo delle perfezioni che quell’idea rappresenta; dalla constatazione che l’uomo non è autore del proprio essere; e infine dall’argomento ontologico, o a priori, che risaliva ad Anselmo d’Aosta, secondo cui Dio è l’essere perfettissimo che non può non possedere l’attributo dell’esistenza.

Il pensiero di Cartesio: il dualismo

La teoria del dualismo cartesiano deriva dalla riflessione cartesiana su Dio. Dio, sostiene Cartesio, ha creato la sostanza in due ordini: la sostanza pensante (res cogitans) e la sostanza estesa (res extensa). La res cogitans per eccellenza è il Pensiero, che genera tutte le idee e non deriva da nient’altro se non da Dio, mentre la res extensa si identifica con la materia, che ha la caratteristica essenziale di occupare una posizione nello spazio. La res extensa è caratterizzata dalle proprietà fisiche come grandezza, figura e movimento. Cartesio, che si occupa anche di medicina, indica la sede in cui le due res entrano in contatto nell’uomo nella sua ghiandola pineale, in cui ha sede secondo Cartesio l’anima. 

Il pensiero di Cartesio: l’etica

L’etica non ha in Cartesio lo stesso spazio concesso alle questioni scientifiche e metafisiche, ma nel Discorso sul metodo l’autore indica quattro norme di comportamento da tenere nell’esercizio del dubbio metodico, una sorta di ‘morale provvisoria‘:
  • Obbedire alle leggi della propria nazione e alla religione alla quale si è stati educati
  • Seguire con fermezza le opinioni che si sono prese per giuste
  • Cercare di vincere se stessi e non la fortuna
  • Coltivare la propria ragione.

Il pensiero di Cartesio: la scienza

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In ambito scientifico, Cartesio giunge a conclusioni fondamentali per la scienza moderna. In ambito matematico, egli elabora la geometria analitica: attraverso un sistema di coordinate Cartesio codifica lo spazio geometrico attraverso l’algebra.

Per quanto riguarda la fisica, il mondo cartesiano, caratterizzato da estensione e movimento, si riconduce al modello meccanicistico e il vuoto non può esistere. Cartesio elabora anche due principi fondamentali della fisica: il principio di inerzia e la conservazione della quantità di moto, che si basano sull’idea dell’immutabilità divina. La cosmologia cartesiana, invece, è fondata sulla cosiddetta teoria dei vortici. attraverso i vortici, tutti i principi naturali sono unificati in un unico meccanismo cosmico.

Da questo ne deriva la convinzione secondo cui, in ambito biologico, tutti gli esseri viventi funzionano come macchine: gli animali non sono nient’altro che automi privi di ogni ciclo vitale, mentre invece l’uomo è una macchina pensante. Ogni tipo di finalismo, cioè di scopo comune degli esseri viventi, viene escluso da Cartesio.

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