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La popolazione hittita si insediò in Anatolia intorno al 2200 a.C.; le origini di questo popolo sono dubbie, probabilmente fecero parte di quella grossa ondata migratoria che portò nei secoli molteplici popoli dalle pianure della Russia o dalle montagne del Caucaso a trasferirsi nelle fertili terre a sud della catena montuosa, come fecero prima i Sumeri e gli Accadi.

Gli Hittiti  venivano chiamati anche Ittiti, ed è questo il nome con il quale sono più noti, essi passarono alla storia come un popolo dall’indole guerriera e violenta, che avevano come unico obiettivo quello di espandersi il più possibile per impossessarsi delle ricchezze degli altri popoli, una sorta di genitori dei Nazisti. Dopo essersi insediati nella zona centrale dell’odierna Turchia, gli Hittiti attuarono un’importante politica espansionistica: nei secoli successivi arrivarono infatti a conquistare ampie zone circostanti: il culmine della loro espansione avvenne nel XVI secolo, quando entrarono in territorio babilonese e conquistarono i suoi territori. Arrivarono inoltre sulle coste del Mar Nero e sulle rive libanesi, fino a Biblo, e greche del Mar Mediterraneo.
Prima di conquistare la capitale Babilonia, misero seriamente in difficoltà l’impero babilonese, poiché presero anche possesso delle sorgenti di Tigri ed Eufrate, i quali corsi erano il motore per l’economia babilonese.

Hittiti: Riassunto


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Quando si insediarono in Anatolia fondarono diverse cittadine, delle quali la più importante fu sicuramente Hattusas, destinata a diventare la capitale del regno.
Le attività degli Hittiti erano agricoltura e allevamento: la prima era molto arretrata ed era basata sullo sfruttamento intensivo del terreno che, col passare dei secoli si impoverì e li costrinse ad una costante migrazione.

Non si può dire infatti che siano stati una popolazione sedentaria: a differenza di Sumeri e Babilonesi, gli Hittiti furono sempre caratterizzati da una condizione di seminomadismo.
Oltre all’agricoltura praticavano inoltre l’allevamento del bestiame: allevavano principalmente cavalli, che erano “multiuso”, potendo essere usati sia per lavorare i campi, come animali da soma, sia in battaglia; naturalmente li utilizzavano anche per cibarsene.

La società Hittita


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A capo della società hittita c’era il re, che diversamente alle società sumera e babilonese, aveva poteri limitati: era sicuramente la persona più importante ma le sue decisioni erano molto condizionate dalla casta guerriera. Tra l’altro il re proveniva proprio da questa classe sociale, e per la conquista del trono c’erano aspre lotte intestine, e questo fu anche uno dei motivi della caduta di questo regno.
Dopo la classe guerriera, che era composta da aristocratici e proprietari guerrieri, era presente la classe “intermedia”, della quale facevano parte da artigiani e contadini, che erano quelli che effettivamente facevano girare l’economia del regno; nonostante ciò la loro posizione rispetto alla classe aristocratica era decisamente inferiore.
Alla base della piramide sociale erano presenti, tanto per cambiare, gli schiavi, che avevano il valore di animali ed erano usati per i compiti più faticosi e umili.

Gli Hittiti erano inoltre molto forti in guerra e vi apportarono molte novità: tra le più importanti ci furono l’impiego diffuso delle armi di ferro e dei carri da guerra.
Le armi di ferro furono usate per la maggiore resistenza rispetto a quelle in bronzo; i carri da guerra rappresentarono una svolta nel modo di combattere: trainati da cavalli seminavano il terrore negli avversari.

Proprio grazie alla loro abilità militare conquistarono numerosi territori sulla costa mediterranea e dopo la conquista di Biblo si trovarono di fronte un nuovo e temibile nemico: l’Antico Egitto.
I due popoli vennero alle armi nel 1284 a.C. presso Kadesh, in Siria, e si affrontarono due importantissimi re: Muwatalli e il grande Ramses II.
La battaglia si concluse praticamente in parità e i due re stipularono un trattato di non-belligeranza, che in patria venne accolto da entrambi i popoli come una vittoria.

Dopo aver raggiunto l’apice proprio all’inizio XIII gli Hittiti cominciare un costante declinò che terminò con all’inizio del XII secolo a causa dell’invasione dei Popoli del Mare, che depredarono per decenni la parte orientale del Mediterraneo portando alla rovina diversi popoli, tra cui proprio gli Hittiti, che terminarono così il loro regno millenario.

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