I Fenici furono una civiltà del mondo antico molto importante, inizialmente si insediarono nell’attuale Libano, e sfruttarono la loro posizione privilegiata per fare del commercio la loro principale fonte di guadagno.

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I primi insediamenti fenici di cui abbiamo prova risalgono al XXI A.c, cioè oltre quaranta secoli fa. Si insediarono sulle coste del Libano ed ebbero subito un gran successo, questo perché furono bravi nel riuscire a creare delle imbarcazioni in grado di trasportare grandi quantità di merci, i membri della civiltà fenicia furono altrettanto bravi nel riuscire a creare un buon rapporto con gli altri popoli, in modo da trarre il massimo dalle trattative e ridurre al minimo eventuali attacchi.

I Fenici utilizzavano i papiri, ma purtroppo visto che la zona nella quale vissero era spesso soggetta a maltempo, quelle opere sono andate quasi del tutto perse, e quel po’ che rimane è indecifrabile a causa degli eventi che si sono abbattuti sui papiri stessi. Di conseguenza per conoscere i Fenici dobbiamo basarci su fonti non del tutto attendibili, in quanto nemici dei Fenici stessi, questo riassunto dei Fenici difatti è basato esclusivamente su fonti storiche estrapolate da altre popolazioni e civiltà e non dai Fenici stessi.

Fenici Riassunto
Fenici

La nascita della Fenicia

La Fenicia non fu proprio uno stato unitario controllato da un solo sovrano, bensì un insieme di città molto forti economicamente e geograficamente (erano addossate alle montagne e possedevano approdi sicuri) e autonome una dall’altra; tra le più grandi c’erano Ugarit, Arado, Biblo, Berito, Sidone e Tiro, in ordine da quella più a nord a quella più meridionale.
Proprio l’indipendenza fu una delle caratteristiche che hanno sempre caratterizzato questa sorta di città-stato fenicia, e che difesero come poche altre, anche di fronte a superpotenze quali gli l’impero egiziano e quello macedone, guidato dal mitico Alessandro Magno.

Organizzazione politica dei Fenici

Sui fenici purtroppo conosciamo ben poco, soprattutto sulla loro società: le uniche fonti che sono arrivate fino a noi provengono da altre civiltà a loro contemporanee, come Egizi, Assiri e Ebrei, dei quali scrissero nella Bibbia.
Sappiamo che le città erano governate da un sovrano, che si occupava anche delle occupazioni sacerdotali; egli era affiancato dall’assemblea degli anziani, che forniva consigli sul suo operato.
Vi erano inoltre i sufeti, che si occupavano dell’amministrazione della giustizia; infine grande importanza aveva il ceto mercantile, che rispetto alle piramidi sociali di altre civiltà ricopriva ruoli più elevati.

Il sistema economico dei Fenici

Come abbiamo detto la civiltà fenicia era caratterizzata da una floridezza economica eccezionale: le loro pregiatissime merci erano infatti ricercate in tutto il mar Mediterraneo.
I Fenici erano rinomati per la loro eccellenza nell’esportazione di tessuti, spezie, oggetti artigianali, prodotti agricoli e legname.
Andiamo in ordine: il fiore all’occhiello del loro commercio dei tessuti era la porpora, rara e pregiata tintura ottenuta dal murice che veniva impiegata per la colorazione di stoffe e vestiti lussuosi.
Famosa era anche la loro produzione manufatturiera, che includeva oggetti preziosissimi in avorio, bronzo e vetro, che rappresentò un’altra eccellenza nel mondo antico, poiché furono i primi da approfondire le tecniche di “soffiaggio” del vetro.

Infine tra le esportazioni di materie prime primeggiavano in quella del cedro, che abbondava sulle odierne coste libanesi.

Il commercio dei Fenici

Tutte queste esportazioni erano facilitate enormemente dalla loro grande capacità di navigazione; i Fenici erano infatti noti anche come abili costruttori di navi agili e veloci e come esperti navigatori.
Questa loro padronanza del mar Mediterraneo consentì un importante processo di colonizzazione fenicia che interessò la gran parte delle coste del Mediterraneo meridionale: infatti furono molte le colonie fondate da questo popolo: Leptis, Utica, Tapso, Cagliari, Palermo, Malaga, Cadice ma soprattutto Cartagine, destinata a diventare una forte potenza commerciale che solo Roma riuscirà a sconfiggere, dopo lunghe e sanguinose guerre.


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Queste postazioni, nate come empori commerciali che i Fenici usavano come luoghi di scalo e di rifornimento, ben presto divennero delle vere e proprie potenze, anche e soprattutto dopo la caduta della madrepatria.
Il loro rapporto commerciale con la Fenicia era stretto e spesso le colonie versavano addirittura delle tasse; ciò incrinò più volte i rapporti tra esse e la madrepatria, proprio perché, grazie alla loro crescita economica, volevano vedersi riconoscere una certa autonomia.
Inoltre lì venivano trasferite intere famiglie, con il compito di colonizzare il territorio e formare comunità, a discapito della popolazione locale.
Infine, i Fenici arrivarono anche a superare le colonne d’Ercole, la porta dell’Atlantico, e si spinsero fino alle lontane isole britanniche, ai confini dei limiti dell’epoca, commerciando prodotti come l’ambra, molto ricercata nel Nord Europa. Tant’è che c’è qualcuno che sostiene che i Fenici hanno scoperto l’America.

Commercio Fenicio

L’Alfabeto Fenicio: L’invenzione dell’alfabeto

Questo popolo, visti i suoi continui scambi commerciali di qualunque genere, era sempre a contatto con nuove etnie; dunque i metodi di comunicazione erano spesso complicati poiché le lingue parlate differivano notevolmente tra di loro.


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Essi dunque idearono un sistema più veloce e semplice di comunicazione: la scrittura alfabetico.
Questa scrittura è in pratica una semplificazione di più lingue, in particolare quella greca, ed era estremamente adatta alla registrazione della merci e alle comunicazioni tra le colonie e la madrepatria.
L’alfabeto fenicio contava solamente 22 segni, rispetto alle centinaia di ideogrammi utilizzate da altre popolazioni, e questi indicavano le consonanti di tutte le parole, escludendo le vocali.
Questa nuovo metodo di scrittura venne largamente utilizzato dalla maggior parte delle persone e pose fine al monopolio della scrittura da parte di scribi e sacerdoti; ancora oggi, con i dovuti ammodernamenti, l’alfabeto è utilizzato nella maggior parte dei paesi del mondo (a eccetto dei paesi orientali, dove si usano ancora gli ideogrammi); questo ci fa capire l’enorme importanza della “scoperta” che questo meraviglioso popolo ci ha lasciato in eredità.

Finisce qui il riassunto sui Fenici, questo testo va bene anche per le elementari, è stato studiato appositamente per fare in modo che vada bene un po’ per tutti.

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