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Shakespeare è senz’altro una delle figure più autorevoli della letteratura mondiale e costituisce il grosso della letteratura inglese. È così importante che è conosciuto in tutto il mondo con l’eloquente epiteto di “Bardo Immortale” e nella sua vita ha firmato più di quaranta opere teatrali e più di 150 sonetti e poesie. Come dice la mia professoressa d’inglese, se non fosse mai venuto al mondo, molto probabilmente gli inglesi non avrebbero una letteratura. In questo riassunto di Shakespeare troverai scritte cose che non avrai sentito nemmeno a scuola.
Vita di Shakespeare
Non esistono versioni ufficiali della vita di questo autore. La tradizione vuole che sia nato il 23 aprile del 1564 (il giorno di San Giorgio, patrono dell’Inghilterra, e lo stesso giorno di nascita di un altro importante bardo della letteratura mondiale, Miguel de Cervantes. Questo giorno viene riconosciuto come la giornata internazionale del libro) a Stratford-upon-Avon, una cittadina nelle Midlands inglesi. Il padre John era un importante mercante e la madre Mary era una cattolica della piccola nobiltà. Nel 1582 William sposa Anne Hathaway, figlia di un agricoltore. Dal matrimonio nascono Susanna nel 1583 e nel 1585 una coppia di gemelli. Il maschio morì a undici anni e la sua morte probabilmente gli ispirò la tragedia Amleto, dato che il nome del bambino era Hamnet. Sembra che Shakespeare, trasferitosi a Londra intorno al 1588, nel 1592 già godesse di una certa fama come attore e autore di testi teatrali.
Nel 1593 e nel 1594, con la pubblicazione di due poemetti d’amore e dei suoi sonetti (pubblicati nel 1609 ma in circolazione già da tempo), si consacra come poeta rinascimentale piacevole, versatile e gradevole. I suoi sonetti descrivono la devozione dello scrivente, che viene identificato principalmente con il poeta stesso, per un giovane signore di cui vengono esaltate l’avvenenza e la virtù, e per una dark lady, una “dama bruna”, misteriosa e infedele, di cui il poeta è infatuato. Tuttavia, la fama di Shakespeare è oggi legata soprattutto alle 40 e passa opere teatrali tra commedie e tragedie da lui composte.
Questi testi, però, anche se sono stati accolti con favore, non hanno goduto di una grande considerazione da parte del pubblico colto del tempo; ma Shakespeare, uomo avveduto, lo sapeva e mise da parte la poesia per investire i propri guadagni nel settore che conosceva meglio: il teatro. Aveva infatti una partecipazione nella compagnia teatrale dei Chamberlain’s Men, successivamente chiamatisi King’s Men, che metteva in scena gli spettacoli nei due teatri di sua proprietà, il Globe (da lui fatto costruire e ormai simbolo del teatro elisabettiano) e il Blackfriars. L’investimento si rivela fruttuoso e gli permette di conquistare un certo benessere. A partire dal 1608 Shakespeare diminuisce il suo impegno teatrale e inizia a trascorrere periodi sempre più lunghi a Stratford, dove acquista un’imponente casa, “The New Place”, e diviene un cittadino rispettato. Muore il 23 aprile 1616 e viene sepolto nella chiesa di Stratford.
Opere di Shakespeare
Il primo periodo
Il secondo periodo
Le commedie del secondo periodo si alternano con elementi tragici e si fondono creando un’armonia mai vista prima in letteratura, se non nel mondo antico. Queste commedie sono “Sogno di una notte di mezza estate” (1595 ca.), un complicato intreccio di varie vicende che coinvolgono due coppie di nobili innamorati, un gruppo di personaggi inconsapevolmente comici e altri appartenenti al mondo della fiaba, il tutto nell’idilliaca cornice della antica Atene e “Il Mercante di Venezia“, una “tragicommedia” in cui i valori rinascimentali dell’amicizia tra uomini e dell’amore romantico si alternano al complesso delle leggi morali rappresentate dal personaggio di Shylock l’Ebreo, il quale nonostante la cornice “comica”, acquista una statura tragica. Al secondo periodo appartengono anche le tre “commedie romantiche” Molto rumore per nulla (1599 ca.), Come vi piace (1599 ca.) e La dodicesima notte (1600 ca.) e Le allegre comari di Windsor (1599 ca.), farsa sulla media “borghesia” inglese, nella quale riappare, nelle vesti di comica vittima, il personaggio di Falstaff, già tra i protagonisti di alcuni drammi storici.
Al secondo periodo appartengono anche due famosissime tragedie: Giulietta e Romeo,e Giulio Cesare. La prima riguarda una storia d’amore giovanile ambientata in un contesto di lotta tra famiglie nella Verona medievale, la seconda invece è ambientata nell’antica Roma e mette in contrapposizione virtù pubbliche e private.
Il terzo periodo