(adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({});
In questo articolo vedremo un’opera che rappresenta il capolavoro del romanzo medievale, oltre ad entrare ogni anno in classifica durante l’estate per colpa dei professori che ne assegnano la lettura per compito: Tristano e Isotta.
Riassunto Tristano e Isotta
(adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({});
Ci sono diverse versioni di questa storia, ma quella più assegnata è, naturalmente, quella più pesante in assoluto: quella rielaborata dal francese Joseph Bédier all’inizio del ‘900 (titolo originale dell’opera in francese: Le roman de Tristan et Iseut), che prende come base il romanzo originale del Medioevo scritto da Thomas e lo allunga, aggiungendo quelle parti che nel Medioevo erano state lasciate in sospeso (come se già non fosse abbastanza lungo e complicato così). La storia, poi, è basata su una popolare saga della tradizione celtica.
(adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({});
Sulla spiaggia d’Irlanda dov’è naufragato, un giorno si trova a passeggiare la principessa d’Irlanda: una ragazza di una bellezza straordinaria e dai lunghi capelli biondi che di nome fa Isotta. Ha pietà di Tristano e decide di curarlo, di nascosto, perché suo padre è il re d’Irlanda e si indignerebbe non poco se sapesse che sua figlia ha curato il suo principale nemico; per questo motivo, non rivela subito all’eroe di essere la principessa e i due hanno modo di trascorrere del tempo insieme e di innamorarsi, anche se però il loro amore sincero e felice dura molto poco, perché una volta guarito completamente, Tristano deve ritornare a casa in Cornovaglia. Al suo arrivo, tutti sono entusiasti e lo accolgono a braccia aperte, tutti eccetto un nutrito gruppo di nobili guidato da un certo Sir Andret, che hanno in odio Tristano e vogliono sbarazzarsi di lui. Questi propongono quindi che il re debba prendere moglie e donare al regno un unico erede che sia sangue del suo sangue, il re acconsente. Nel mentre, in Irlanda il re vuole dare in moglie sua figlia a uno dei giovani principi del suo paese e per scegliere il migliore organizza un torneo cavalleresco: chi vincerà otterrà la mano di sua figlia.
Tristano viene a conoscenza di questi eventi e decide di andare in Irlanda a vincere la gara per conto dello zio. Manco a farlo apposta, vince la sfida e Isotta, la quale è entusiasta del suo destino anche se sa che non sarà lui a sposarla ma suo zio. Tristano però accoglie la notizia in tutt’altro modo, si dispera per il fatto che la sua amata andrà in sposa ad un altro, però è leale al suo re nonché suo zio e gliela consegna. Anche Isotta, alla fine, sposa Marco con rassegnazione e disperazione, e anche se questo la ama ed è buono e gentile con lei, il suo cuore non smette di ardere per Tristano. Più i due si allontanano, più l’amore brucia e divora i loro cuori; più si avvicinano, più sono in pericolo nei confronti della società. “Non posso vivere con te ma non posso vivere senza te”, “I can’t live with you but I can’t live without you” cantava Freddie Mercury nel suo ultimo album con i Queen prima della sua morte, solo che lui si riferiva alla sua malattia, che non lo abbandonava e non lasciava il suo corpo nello stesso modo in cui l’amore agiva nei cuori di Tristano e Isotta.
I due, quindi, cominciano a vedersi in segreto, in un giardino remoto ai confini del regno, fino a quando un giorno purtroppo vengono colti “con la flagranza del reato” proprio da re Marco. Il re dapprincipio viene preso dalla rabbia e vorrebbe ucciderli entrambi, poi però rinuncia ad una vendetta così cruenta. Decide di esiliare Tristano, mandandolo lontano dal suo regno, in modo che i due innamorati siano per sempre divisi. Nel frattempo gli Irlandesi entrano in guerra con la Cornovaglia e Tristano viene ferito durante le ostilità, sta per morire quando Isotta si getta singhiozzando sul corpo del cavaliere. L’immenso dolore che prova non la risparmia e muore così di disperazione sul cadavere del suo amatissimo Tristano.
La leggenda narra che nel luogo dove s’incontravano in segreto dopo la loro morte siano cresciuti due alberi intrecciati.