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In questo articolo parleremo di una delle maggiori opere della letteratura inglese: il romanzo “Robinson Crusoe“, capolavoro di Daniel Defoe, considerato dagli esperti come l’inventore del romanzo moderno.
Riassunto “Robinson Crusoe”
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Robinson Crusoe è un ragazzo appartenente a una famiglia della “middle class” inglese del XVII secolo e nel romanzo narra la sua storia in prima persona, come se fosse una specie di diario. Contro i desideri del padre, che lo vorrebbe avvocato, Robinson decide di prendere il mare e di diventare marinaio e poi armatore. La prima spedizione si rivela subito disastrosa, con la sua nave che cade in un naufragio. Tuttavia Robinson non si arrende e si imbarca per una seconda volta, ma anche questo secondo viaggio è sfortunato: Robinson viene fatto schiavo da alcuni pirati vicino alla costa di Salé, in Africa. Dopo due anni, però, grazie alla sua abilità, riesce a fuggire insieme a un ragazzo arabo di nome Xury e viene salvato da una nave portoghese. Sulla nave stringe amicizia con il capitano, che lo invoglia a mettere in piedi una piantagione di canna da zucchero in Brasile, attività che si rivela abbastanza redditizia.
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Un giorno il nostro protagonista scopre di non essere solo sull’isola: passeggiando sulla spiaggia nota alcune impronte umane che non sono le sue, poi scopre una tribù di cannibali che è solita sacrificare le proprie vittime. Mentre li scopre, stanno portando con se una nuova vittima sacrificale. A quel punto Robinson decide di attaccarli e li uccide, salvando il malcapitato indigeno che prenderà il nome di Venerdì (perché quello era il giorno della settimana in cui è stato salvato). Venerdì è un ragazzo molto gentile, sveglio e intelligente e si affeziona subito al suo liberatore, il quale lo converte al cristianesimo attraverso la lettura della Bibbia. Successivamente, Robinson e Venerdì liberano dai cannibali altre due vittime: il padre di Venerdì e un naufrago spagnolo, il quale rivela l’esistenza di una “colonia” di naufraghi spagnoli sul continente. I quattro quindi organizzano una spedizione per raggiungerla, ma prima di metterla in pratica succede che sopraggiunge una nave di ammutinati battente bandiera inglese che vuole abbandonare il comandante sull’isola. Robinson allora si mette d’accordo con il comandante e insieme riescono a sbaragliare gli ammutinati, a prendere possesso della nave e ad abbandonare i rivoltosi sull’isola.
La nave quindi salpa alla volta dell’Inghilterra e la raggiunge dopo 7 mesi di navigazione. Qui, dopo essere creduto ormai morto dalla sua famiglia, scopre in realtà di essere molto ricco perché la piantagione che aveva messo su in Brasile era nel frattempo diventata molto redditizia. Alla fine del romanzo Robinson, dopo aver messo su famiglia, venduto la piantagione e essere diventato per un breve tempo governatore dell’isola sulla quale era naufragato, si ritira a vita privata in Inghilterra.