La violenza negli stadi: sviluppa un tema argomentativo sul tema “violenza negli stadi”, definendo le tesi contrastanti e schierandoti da una parte o dall’altra, spiegando le motivazioni della tua scelta. Dai un titolo all’elaborato.

Molte persone sfogano la loro frustrazione la domenica allo stadio, spesso non si limitano ed epiteti infelici, ma utilizzano la violenza fisica.

Tema sulla violenza negli stadi: svolgimento

Tema sulla violenza negli stadi



(adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({});

Negli ultimi anni si sentono sempre più notizie ai telegiornali riguardanti eventi non troppo piacevoli che accadono nei pressi dei nostri stadi, in occasione delle partite del nostro campionato. Negli ultimi anni tantissime persone sono morte o sono state ferite soltanto perché erano colpevoli di fare il tifo per la squadra sbagliata, magari sempre una squadra della stessa città, ovvero un derby, un odio veramente assurdo. Tutto questo senza contare gli striscioni e i cori ingiuriosi pieni di insulti anche razzisti. Come mai una partita di calcio riesce a generare tanta violenza? Come mai un evento che dovrebbe essere una festa di sport si tramuta sempre più spesso in tragedia? 


Io penso che alla base di tutto ciò ci sia una forte ignoranza e una forte frustrazione da parte dei tifosi di calcio, che sfogano durante la partita tutta la rabbia accumulata durante la settimana, ma questo non basta a giustificare atti estremi come l’uccisione di un tifoso fuori dallo stadio. Le motivazioni sono molto più ampie: dietro ai disordini si nascondono spesso disagio sociale, ideologie politiche estreme e razzismo becero, tutto fuso nella figura del tifoso, che appunto giunge alla stadio con la sola intenzione di provocare e cercare la violenza.

Personalmente io tutto questo non lo capisco, la violenza negli stadi è una cosa inaudita. Sono anch’io un tifoso di calcio e come esulto e gioisco quando vedo la mia squadra del cuore vincere o giocare bene, mi arrabbio quando questa perde giocando male; anche a me capita, guardando una partita, di dire qualcosa contro l’arbitro o contro un giocatore, ma non arriverei mai ad offendere pesantemente o ad alzare le mani su nessuno a causa di un gioco, o meglio del gioco più bello del mondo.



(adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({});

Ritengo inoltre che lo Stato debba intervenire, magari proponendo pene più severe per chi va allo stadio soltanto per picchiare e insultare. In Inghilterra, per esempio, questo della violenza è stato per tanto tempo un problema gravissimo e la gente comune aveva paura di andare allo stadio per guardare la propria squadra del cuore. Lì lo stato è intervenuto mettendo regole ferree e a tolleranza zero e adesso la situazione è nettamente migliorata. Anche in Grecia, di recente, il governo ha pensato di fermare i comportamenti riprovevoli dei propri tifosi sospendendo il campionato per qualche giornata e gli effetti si sono visti.

Noi tutti quando andiamo allo stadio dovremmo isolare i personaggi facinorosi di cui le curve di tutta Italia sono piene, ma purtroppo per la persona media quegli individui che non sono altro che degli avanzi di galera vengono esaltati dal tifoso medio, ma cosa c’è da esaltare, si tratta solamente di personaggi che dovrebbero essere rinchiusi in carcere per il resto dei loro giorni, in quanto non in grado di vivere in società senza recare danno agli altri. Trovo tutto questo assolutamente assurdo, bisogna prendere immediatamente dei provvedimento.

Il calcio è per me il gioco più bello che sia mai stato inventato, e non mi piace sentire che ci sono persone che muoiono perché hanno la mia stessa passione. La partita della domenica dovrebbe essere un’occasione per far festa tutti insieme grazie allo sport, non un’alibi per poter uccidersi nascondendosi dietro a un dito. Per far sì che ciò accada, bisogna cambiare mentalità e andare allo stadio sereni, in modo da poter gioire ma anche soffrire rimanendo in un clima generale di serenità e di festa. Per questo dico no alla violenza nel calcio, ma sì ad un bel calcio alla violenza.

LEAVE A REPLY