Tema sulla solitudine: Che cos’è la solitudine? Come si può combattere? Esponi le tue considerazioni a riguardo in un tema argomentativo. Ricorda di affrontare il tema, tenendo conto soprattutto dell’epoca nella quale viviamo.

Tema sulla solitudine

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La solitudine è un sentimento che ci viene da dentro quando, come dice la parola, ci sentiamo soli e abbandonati.
E’ un sentimento abbastanza comune che può prendere in diversi momenti della giornata e “colpisce” tutti, chi più chi meno.
Essa è dovuta alle più varie situazioni, e ci può prendere all’improvviso. Per esempio quando siamo ad una festa con degli amici, dopo un momento di allegria tutti decidono di fare una cosa che a noi non piace e ne restiamo esclusi. In quel momento può prenderci questo sentimento, misto a tristezza e sconforto e ci sentiamo tutto d’un tratto soli, non come gli altri.
Infatti molte volte la solitudine è proprio dovuta al fatto che ci sentiamo esclusi o ci escludono da un qualcosa al quale teniamo.
Questo può accadere nella nostra vita, nel nostro piccolo ma è successo molte altre volte anche nella storia, dove intere popolazioni furono escluse da alcuni paesi per le loro idee o per la loro religione, per esempio gli Ebrei durante il Nazismo furono esclusi dal Terzo Reich, l’impero tedesco governato da Hitler, per la loro diversità religiosa e in un certo senso si sentirono soli.
Alla fine della guerra gli Americani concessero loro dei territori presso la costa fenicia, dove ancora oggi si trova il così detto Stato di Israele, dove si radunarono la maggior parte degli Ebrei.
Questo per dire che a volte una delle soluzioni per combattere la solitudine, soprattutto quella sociale, può essere quella di aggregarsi a gruppi o comunità nelle quali il senso di solitudine scompare, nelle quali ci troviamo a nostro agio e ci sentiamo felici.

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Tornando alla nostra situazione, la solitudine la maggior parte delle volte è un sentimento “fittizio” nel senso che non esiste veramente, o meglio è un momento nel quale il nostro cervello pensa in negativo. Mi spiego meglio: a volte, quando per esempio siamo ammalati, sale dentro di noi un po’ di malinconia, magari vedendo che fuori c’è una bella giornata e i nostri amici stanno giocando a palla al parco. In quel momento il nostro cervello tende a pensare cose del tipo “i miei amici stanno giocando tra loro e io sono ammalato”, “ma perché doveva venire proprio a me” e via dicendo.
Inoltre i social network non favoriscono certo la situazione: infatti di solito quando stiamo bene e siamo presi da mille impegni ci sembra sempre che siamo bombardati da decine di messaggi su WhatsApp o Messenger per esempio e di essere in un certo senso sempre cercati.
Invece quando siamo malati e passiamo ore nel letto nullafacenti ci sembra che nessuno si ricordi più di noi, di essere insomma abbandonati dal mondo, mentre è solo un’illusione poiché quando siamo ammalati, dato che non abbiamo niente da fare tendiamo ad avere molta più attenzione verso ciò che ci può distrarre, come il cellulare.

Quindi, quando siamo presi dalla solitudine e pensiamo di essere esclusi da tutto e da tutti, anche dopo litigi con amici che ci hanno deluso, cerchiamo di pensare a tutte le altre persone che ci vogliono bene e nelle quali possiamo trovare conforto.
Per esempio penso che in un momento nel quale ci sentiamo soli una telefonata al migliore amico o il parlare con un familiare (meglio se i genitori) può aiutarci a tornare felici e a dimenticare la solitudine.

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