Tema svolto sulla libertà: Cos’è la libertà secondo te e analizza come si è evoluta nel corso dei secoli antichi, da Alessandro Magno ai giorni nostri
Tema sulla libertà
Libertà, liberté, freedom, freiheit, libertad, in qualunque lingua venga detto, è uno dei concetti più profondi dell’animo che appartiene a ciascuno di noi.

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La libertà è quella condizione secondo la quale una persona è in grado di esprimere le proprie opinioni, che possono essere politiche, sociali, religiose o etico-morali, senza alcun vincolo o costrizione, appunto in libertà.

Naturalmente la libertà è vincolata da leggi scritte o non scritte, come le regole morali, senza le quali la società non starebbe in piedi, però comunque l’uomo ha una totale “libertà d’azione” per quanto riguarda la vita sociale, senza andare naturalmente contro le leggi.
La libertà è uno dei temi da sempre al centro dei dibattiti politici e morali, i popoli hanno sempre avuto delle differenze di concezione della libertà; netta è la distanza che vi è sempre stata soprattutto tra Occidente e Oriente del mondo.

Per fare un esempio, torniamo indietro nel tempo, nel IV secolo a.C., all’epoca di uno dei più grandi conquistatori, forse il più grande, di tutta la storia: Alessandro Magno.
Alessandro Magno fu il padrone del più grande impero della storia, che era diviso geograficamente e “moralmente” in due parti nettamente diverse, direi opposte: la parte occidentale dell’impero, che comprendeva principalmente Grecia e Macedonia, e la parte orientale, in pratica l’ex Impero Persiano, che si estendeva dall’Anatolia fino oltre le rive dell’Indo.
Insomma un impero immenso che, nonostante il grandioso progetto di unificazione di Alessandro (irrealizzato per la sua precoce morte), difficilmente sarebbe stato unificato culturalmente.
Questo perché? Semplicemente perché si sarebbero dovuti “unire” i Greci ai Persiani: una cosa impossibile. E lo si capisce per esempio anche da come hanno sempre considerato Alessandro i due popoli.

I Greci, nonostante facessero parte della Lega Panellenica (che univa le città greche e macedoni contro l’avversario persiano), hanno sempre visto Alessandro e precedentemente suo padre Filippo come degli invasori che potevano violare e insidiare ciò che di più caro ha un greco: la libertà.

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Dalla prima proposta di alleanza di Filippo verso i Greci, ci furono innumerevoli personaggi, l’ateniese Demostene su tutti, che infervoravano il popolo nelle agorà per convincerlo con infiammate orazioni nelle quali insistevano sulla pericolosità dei Macedoni e sul fatto che Filippo fosse un dittatore che li avrebbe privati della libertà. Anche quando Alessandro cominciò ad avanzare verso Atene, distruggendo anche importanti città, quando qualunque popolo avrebbe accettato un’alleanza, i Greci continuarono a rifiutare le proposte macedoni, temendo più la privazione della libertà che l’essere uccisi.

Con la conquista dell’Impero Persiano invece Alessandro si rese conto che ci sono popolazioni per le quali la libertà conta poco nulla, probabilmente perché non sanno neanche cosa sia la libertà: fin da piccoli sanno che bisogna dedicare tutta la vita, più o meno direttamente, al Re dei Re, la massima autorità persiana, considerato un Dio, al quale tutti dovevano essere devoti.
E la devozione poteva essere sia coltivare un appezzamento del suo regno con la massima cura che salvargli la vita in battaglia.
Questo per dire che nell’Antichità come ai giorni nostri l’idea di libertà varia molto rispetto all’area geografica, all’etnia e alla religione.

In età moderna ci sono state molte rivoluzioni che rivendicavano la libertà di opinione ed espressione, dopo che furono raggiunti livelli di sopportazione sociale non più sostenibili.
Un esempio è la Rivoluzione Francese del 1789, che scoppiò, tra le molte cause che la provocarono, anche per una crisi economica che portò ad un’esagerata tassazione del popolo, chiamato terzo stato, che si vide privato della libertà di avere un livello di vita accettabile.
Le colpe della crisi naturalmente ricaddero sul sovrano dell’epoca, Luigi XVI, che venne successivamente decapitato, e il popolo insorse contro la monarchia con il motto “Liberté, Egalité,Fraternité”, che è tuttora il motto della Repubblica Francese, e con questo motto sintetizzavano tutto il malcontento sociale.

Purtroppo oggi, in un mondo che pensiamo moderno, avanzato sono ancora presenti delle arretratezze socio-morali mostruose, che impediscono la libertà di alcune persone; per fare un esempio: le donne.
In questi anni si sta combattendo molto dal punto di vista sociale nelle regioni mediorientali soprattutto (con Medioriente intendo anche Iraq e Iran) ma anche in India, per migliorare la condizione di vita delle donne.
In paesi come Iran e Iraq, dove già la libertà è condizionata dai talebani e recentemente anche dalle milizie islamiche, il grado sociale di una donna raggiunge livelli veramente infimi, che in una società evoluta come la nostra non possono più essere accettati.

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