Come tutti ben sappiamo, gli USA sono abitati da milioni di esemplari appartenenti ad una singola specie di primati, gli esseri umani. Ma forse non siamo i soli primati ad abitare questo famoso continente. Nelle foreste dell’America del Nord, in particolare a Washington e a Oregon, e in Canada da secoli sono avvenuti avvistamenti di uno strano essere. Il suo nome è Bigfoot (in inglese significa “Grande Piede”) e si tratterebbe di un enorme ominide o primate di color rosso scuro o nero, alto tra i 2,5 e i 3 metri, molto possente e robusto e dotato di muscoli molto sviluppati.

Bigfoot

Le sembianze del Bigfoot

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Secondo le testimonianze, Bigfoot avrebbe un volto simile ad un uomo dotato di grandi occhi, segno di una vista avanzata, caratterizzato in alcuni esemplari da molti zigomi e sopracciglia sviluppate. La testa sarebbe dotata di una cresta saggitale abbassata simile a quella dei gorilla, che si tratterebbe di un dimorfismo sessuale per distinguere i maschi dalle femmine. Inoltre i polpacci e il collo sarebbero assenti, facendo poggiare la testa direttamente sulle spalle. Possiede un particolare odore penetrante, caratteristico della sua specie, forse per caratterizzare meglio i singoli esemplari. Il suo nome è dovuto a una caratteristica tutta sua: le sue impronte dei piedi, lunghe dai 40 ai 50 centimetri.

Dallo studio di queste impronte si è scoperto che il Big Foot può possedere fino a 6 dita dei piedi. Dallo studio degli avvistamenti e delle testimonianze, il Big Foot sarebbe onnivoro in prevalenza notturno. Il Big Foot infatti sarebbe dotato di una dentatura simile a quella di uno scimpanzé, che gli permetterebbe di nutrirsi senza problemi sia di carne che di erba, adattandosi pienamente alla vita nella foresta. Inoltre vi sono anche testimonianze vocali, ossia non proprio avvistamenti ma l’ascolto di alcune persone di versi simili a quelli dei gorilla. Questi versi non sarebbero altro che quelli dei Big Foot, usati da loro come sofisticato mezzo di comunicazione a distanza.

A causa di tali versi e anche all’avvistamento di più Big Foot contemporaneamente si è aperta una nuova e particolare prospettiva: proprio come tutti i primati, il Big Foot sarebbe un animale sociale e quindi ci possono essere vere e proprie colonie. Nel 1974 nell’Oregon del Sud è stata costruita una trappola per catturarlo, che però da più di 30 anni non ha dato alcun risultato (e oggi usata come attrazione turistica) e per un buon motivo: secondo gli studi effettuati sul comportamento sull’animale, nessuna trappola può imprigionare il Big Foot, non tanto per la mole e la forza (stimata 20 volte superiore a quella di un uomo) quanto per l’intelligenza, ad esempio nell’uscire di notte e non di giorno per nascondersi dagli esseri umani  Sono moltissime le testimonianze di incontri con questa creatura: si calcola che nel corso della storia siano avvenuti almeno 10.000 avvistamenti.

Ma c’è di più: sembra che il Big Foot non sia stato avvistato solo in America del Nord, ma anche in altre zone del mondo, come l’Asia, il Brasile, l’isola di Sumatra e le Filippine. Infatti ci sono racconti di nativi che raccontano di misteriosi primati pelosi ed enormi che hanno analogie con il Big Foot. Il più famoso di questi è lo Yeti, meglio noto come “l’Abominevole Uomo delle Nevi” e residente sulle cime dell’Himalaya. ma molto più peloso per via del freddo e di colore bianco neve per adattarsi all’ambiente circostante.

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In Mongolia c’è la l’Alma. In Brasile c’è il Sasquatch, molto somigliante al Big Foot ma spesso di colore rossiccio. Nell’isola di Sumatra possiamo trovare l’Orang Pendek, una versione “nana” del Big Foot, alto tra gli 80 e i 150 centimetri, a causa della mancanza di predatori che non gli imporrebbero di essere di grosse dimensioni. E nelle Filippine esisterebbe l’Amomongo, dotato di unghie molto lunghe e affilate e dalla peluria molto bruna, capace di attaccare gli umani e predare il bestiame. E a sud degli Stati Uniti si nasconde la Scimmia Skunk, di cui esistono due inquietanti fotografie scattate da una signora nel 2000.

Questo criptide è uno dei più studiati in assoluto, tanto da essere stato identificato e classificato sia da molti criptozoologi che dal sito online “HowStuffWorks”: il Bigfoot, compresi i “cugini”, è il discendente del Gigantopiteco, la più grande scimmia mai esistita vissuta tra 1 milione e 300.000 anni fa in Asia, alta 3 metri e pesante 500 kg (ossia mezza tonnellata), oggi estinta (o almeno così si crede). Si è persino trovata una spiegazione sul perché questo discendente si troverebbe così sparso nel mondo: tra i 16.000 e i 13.000 anni fa lo Stretto di Bering collegava l’Alaska all’Asia perché esisteva un lungo ma compatto ponte di ghiaccio tra i due continenti e, proprio come i nostri antenati, il Gigantopiteco lo avrebbe attraversato e colonizzato evolvendosi poi nel Bigfoot.

Altri esemplari che sono invece rimasti in Asia si sarebbero in seguito evoluti nello Yeti e altri ancora sarebbero “traslocati” poi nelle future isole dell’Oceania evolvendosi nell’Orang Pendek e nell’Amomongo.

Gli avvistamenti in America sono numerosi. Un uomo che era a passeggiare nei boschi col nipote a un certo punto si ritrovò davanti il Bigfoot. I tre si fissavano da parti opposte senza fiatare per alcuni minuti, dopodiché la creatura scomparve. In seguito a quell’incontro l’uomo rimase talmente sconvolto da non entrarci mai più. Un altro, ranger di un parco, ha giurato di averlo visto su un’altura e fu sottoposto alla macchina della verità (uno speciale apparecchio in grado di registrare le pulsazioni nervose e muscolari quando si risponde sinceramente o meno a una domanda) e secondo i risultati non ha detto alcuna bugia. Lo stesso test fu fatto a un ragazzo che affermava di stare in un camion con gli amici e di essere stato trascinato per un braccio da un Bigfoot che però si dimostrò un bugiardo dai risultati del test.

Il Bigfoot esiste?

Una donna di nome Cindy Doeson fu inseguita da un Bigfoot che sembrava volesse accoppiarsi con lei e gli sfuggì perché era riuscita a farsi rintracciare dal fidanzato in auto. E una volta delle donne indiane furono terrorizzate e si rinchiusero in casa perché dalla finestra un Bigfoot le osservava e questo racconto fu preso in seria considerazione perché le due donne erano molto attendibili. Sono state scattate molte foto e prodotti molti video, che però spesso si sono rivelati dei falsi o comunque non attendibili. Ma c’è una prova che ancora oggi è ampiamente discussa: il famoso film su Bigfoot di Roger Patterson. Costui voleva girare una pubblicità e si trovò per caso a filmare una femmina di Bigfoot. Il video è così realistico da far dubitare che si tratti di un attore. A causa della sua fama di ciarlatano e imbroglione, molti sono convinti che si tratti di un falso, girato con un costume tratto dal film “Il Pianeta delle Scimme”. Patterson sostenne l’autenticità del filmato fino alla sua morte di cancro nel 1962. Tuttavia non ci sono prove che il video sia falso: il costume da Bigfoot non fu mai trovato, forse perché non è stato mai usato. In conclusione, non ci sono prove certe della sua esistenza… ma non ci sono nemmeno prove della sua inesistenza.

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