Le regioni a statuto speciale

A differenza delle regioni dotate di relativa autonomia e funzioni classiche, le regioni a statuto speciale si differenziano dai confini delle regioni ordinarie in virtù di un dettame costituzionale, che con un’apposita legge ha provveduto ad assegnare, alle medesime, forme concrete di autonomia e distanza dalle altre 15 regioni d’Italia. 

Iniziamo con il notare che le regioni a statuto speciale sono solamente cinque, ovvero Sicilia e Sardegna, la Valle d’Aosta, il Trentino ed infine il Friuli-Venezia Giulia. L’autonomia di tali regioni vede le sue origini in tempi piuttosto recenti, se consideriamo nel complesso la loro storia. Lo statuto di regione speciale è infatti stato assegnato a Sardegna e Sicilia da un Alto Commissariato nel 1944 e nel 1946 rispettivamente, mentre la circoscrizione della Valle d’Aosta ed il conferimento del potere esecutivo autonomo a livello regionale delle province di Bolzano e Trento arrivarono nel 1945 e nel 1946. La questione su quali regioni includere in determinati statuti è ancora molto controversa, come dimostrato dalla proposta politica di aggiungere Veneto e Lombardia, in virtù della loro storia, all’elenco delle regioni a statuto speciale. Tra i principali caratteri della sovranità conferita a tali regioni rientra sicuramente la potestà di tipo attuativo ed integrativo, che consente alle stesse di deliberare e legiferare liberamente su alcune materie, oppure adeguando quanto promulgato dallo Stato come legge ufficiale alle caratteristiche e necessità delle singole regioni. Le materie che esulano da queste competenze sarebbero invece ritenute di spettanza dello Stato. 

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Le regioni a statuto speciale possono inoltre istituire tributi propri a livello teorico, competenza parzialmente sottoposta, però, al vaglio dello Stato, che in una commissione a livello paritetico ne verifica l’attuabilità. Le competenze di ciascuna regione sono naturalmente differenti rispetto alle altre, e le risorse che ad esse appartengono per legge possono inoltre differire a causa della loro storia individuale. Storia che, comunque, secondo alcuni, potrebbe essere riscritta nei tempi moderni: la tutela degli indipendentisti, così come le “vecchie” rivendicazioni austriache che avevano portato alla nascita degli statuti speciali, non sono più esigenze avvertite dai popoli, perciò l’istituzione delle regioni a statuto speciale è una questione molto discussa ancora ad oggi.

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